CULTURA/Morisot, impressionista senza tempo

A Genova si sono tenute le mostre più importanti, come quella di Rubens, di Monet e di Van Gogh. In questo periodo, la città offre la possibilità di ospitare la grande esposizione di Berthe Morisot, un’altra stupenda mostra, che sarà aperta fino al 23 febbraio 2025 e si terrà al Palazzo Ducale di Genova. Non solo si terrà in quel luogo perché il posto è di grande importanza, ma anche perché Morisot ha risieduto in Italia, più precisamente a Venezia, dal 1889 fino al 1890. Questo viaggio le ha cambiato notevolmente il suo punto di vista artistico: la luce e i colori accesi della città e soprattutto la bellezza dei paesaggi hanno reso i suoi dipinti più luminosi e pieni di vita; inoltre l’incontro con diversi pittori l’avrà aiutata a conoscere nuove tecniche e visioni artistiche, che avrà provato ad applicare sulle sue opere successive.
Chi è Morisot?
Berthe Marie Pauline Morisot è stata una pittrice francese, conosciuta per essere stata una dei fondatori del movimento impressionista.
Nata a Bourges il 14 gennaio 1841, l’artista iniziò già da subito ad avere interessi sulla pittura e l’arte a partire dal 1851. A quell’epoca, la famiglia Morisot si trasferì a Parigi e l’atmosfera culturale e lussuosa della città, fece accendere ancora di più la passione della piccola Berthe. Anche i genitori furono una grande influenza per lei, avendo aperto una casa parigina dedicata ad artisti ed intellettuali. La giovane artista poté esercitarsi nella pittura soprattutto grazie a Joseph Guichard, ex allievo del famoso Ingres. Durante il periodo di apprendistato, la Morisot visitò innumerevoli volte il museo Louvre e attraverso lo studio di diverse opere, coltivò il suo talento artistico. Nello stesso museo, nel 1868, la pittrice conobbe Edouard Manet con il quale instaurò un forte legame di amicizia e di stima. Morisot divenne modella del pittore, che la ritrasse in undici tele come Berthe Morisot con il ventaglio. Nel 1874, Berthe diventò cognata di Manet, sposando il fratello Eugène. Nel 1873, entrò a far parte dell’associazione del nuovo movimento impressionista. I suoi dipinti furono ben più che apprezzati e l’artista partecipò a tutte le mostre impressioniste dell’epoca. Dopo una vita piena di colori, Berthe Morisot si spense inaspettatamente il 2 marzo del 1895 e nel primo anniversario della sua scomparsa, la galleria Durand-Ruel organizzò un’esposizione con 394 opere, come omaggio alla talentuosa defunta.
Le sue opere
Tra le sue opere più importanti ricordiamo:
La culla, Musée dOrsay, Parigi (1872)
Giovane donna in tenuta da ballo Musée dOrsay, Parigi (1879)
La Leçon de couture, Minneapolis Institute of Arts (1885)
Jeune femminile de dos à sa toilette, Art of Chicago (1875)
Non si cimentò solo in questi dipinti, ma anche in scene marine, paesaggi en plein air e numerosi altri generi.
Le tecniche di Berthe Morisot
Morisot si dimostrò disinteressata verso le tecniche classiche, per questo motivo il suo insegnante Joseph Guichard la presentò al pittore Achille Oudinot, che la spinse a dipingere in En plein air, entrando in contatto con diversi artisti come LaTour, De Chavannes e Manet. Morisot iniziò la sua carriera nel 1870 con il ritratto della madre e della sorella, però il dipinto venne modificato da Manet.
La pittrice ritrae principalmente donne eleganti in ambiente domestico raffigurate in diverse ore della giornata con tagli fotografici e bambini, tra cui sua figlia Julie, utilizzando colori chiari e pennellate veloci e leggere tipiche dell’impressionismo. Nelle sue opere si focalizza sulle espressioni e sulle emozioni dei soggetti ritratti, volendo raccontare la storia di una donna sola che ritrova colore grazie all’affetto familiare, riuscendo a realizzare il sogno di dipingere.
Inoltre le sono anche stati dedicati un film basato sull’amicizia tra la pittrice e Manet, realizzato da Caroline Champetier, e l’asteroide 6935 Morisot.
Così ogni volta che alzeremo lo sguardo, attraverso un telescopio, potremmo ricordare questa pittrice.
Cocco Marina, Mezzina Giorgia e Verrina Irene