di Camilla Podini

– Quante volte avremmo voluto rimediare ad un errore tornando indietro; quante volte pensiamo al passato con nostalgia e amarezza; quante volte ci siamo pentiti di una frase detta, di una frase non detta, di un’azione fatta, o di un’azione non fatta. Tante.

“Ci vorrebbe un’altra vita, per fermarci ad un secondo di distanza da un errore, un’altra vita per capire”

“Ci vorrebbe un’altra vita, per comprendere ogni cosa prima che sia già passata fra le mani”

“Ci vorrebbe sì lo so, un’altra vita per ritornare sui nostri passi”

Come ci ricordano i versi di questa emozionante canzone scritta da Fabrizio Moro per Elodie di Patrizi, finalista di Amici15, ci vorrebbe un’altra vita. Un’altra vita per notare i nostri sbagli, capirli ed evitare di commetterli ancora; un’altra vita per proteggere le persone che amiamo dai nostri errori e dalla sofferenza che noi o gli altri infliggiamo loro; un’altra vita per ricominciare e rifare tutto meglio, come vorremmo noi. Ma un’altra vita non ci é concessa. Perché aspettare invano l’arrivo di un’altra vita quando possiamo immediatamente cambiare questa? Perché abbatterci quando possiamo migliorare la nostra esistenza e quella degli altri, migliorando da subito noi stessi?

“E mentre i giorni passano, e le opinioni cambiano”

Forse non sarà perfetta, non sarà una favola, non sarà quello che avevamo sperato perché le cose, le situazioni e le persone cambiano, ma sarà la nostra vita. L’unica che abbiamo, che dobbiamo vivere al meglio, e che dobbiamo costruire mattone dopo mattone, esperienza dopo esperienza, errore dopo errore. È possibile avere una seconda possibilità, è possibile avere un’altra vita.