di Rossella Carta

Uscito il 6 aprile 2014 in Francia e il 5 febbraio 2015 in Italia, è diventato il film con il maggior incasso dell’anno entrando della lista dei 10 migliori introiti di sempre. Vicenda esilarante e con un profondo significato di fondo: la lotta contro il razzismo. Claude e Marie, una coppia di francesissimi cattolici, hanno quattro figlie, e vedono le prime tre sposare rispettivamente un algerino, un cinese e un ebreo, una dopo l’altra. L’ultima chance è rappresentata dalla piccola di casa, che essi sperano scelga un compagno bianco e cattolico. La ragazza sta intessendo una relazione con Charles, dal nome rispettabilissimo e francesissimo ma… è di colore. I genitori non sono però preparati a questo, e non reagiscono benissimo. I suoceri, i genitori di Charles, abitano dall’altra parte del mondo, e il padre ha esattamente le stesse idee di Claude, ma nutre un antico e profondo odio per i francesi. Il matrimonio è a serio rischio, tutto sembra andare storto… pare proprio che la situazione assomigli a quella di Renzo e Lucia, “questo matrimonio non s’ha da fare”! Tutto il film è permeato da un sottile velo di ironia, un equilibrio precario che impegna gli animi di tutti i personaggi, davvero interessante psicologia di fondo. Riusciranno i bei piccioncini a coronare il sogno d’amore? Verranno abbattute le barriere razziali?
Questo film insegna davvero molto sulla sensibilizzazione, sul desiderio di scoprire “l’altro da me”, il diverso. Bisogna arrivare a comprendere che ognuno può crescere e arricchirsi ampliando la conoscenza di una cultura diversa dalla propria. Non ci capiterà magari di avere quattro matrimoni misti in famiglia… ma con che occhi vediamo queste unioni? Sono davvero meravigliose, e i bimbi che ne nascono sono unici e speciali. È vero che si dice che l’amore sia cieco, ma in realtà quello vero ci vede benissimo, e a volte è anche cittadino del mondo!