Facebook ci sta controllando

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di Rachele Alvarado

– Ogni giorno affidiamo a Facebook centinaia di informazioni personali di ogni genere: dove siamo, con chi siamo, cosa ci piace ascoltare, i posti che ci piace frequentare e via discorrendo.
Ci fidiamo ciecamente del fatto che i nostri dati personali siano al sicuro, ma è davvero così? È di pochi giorni fa la notizia della scoperta di un bug critico nel sistema di protezione dei dati di fb, che consentiva a chiunque di entrare nei profili fb bypassando l’immissione delle credenziali.
Un pericolo presente, ma meno evidente, è però rappresentato dallo stesso social network: nelle condizioni di utilizzo, infatti, c’è una clausola che permette la diffusione di dati personali a scopi commerciali, ed infatti le pubblicità che vediamo sono mirate e calibrate in funzione delle nostre ricerche Google e dei nostri mi piace.
Oltretutto, fb è ora interfacciato con Whatsapp, che Mark Zuckerberg ha acquisito circa un anno fa e che attualmente conta più di un miliardo di utenti attivi al mese. Le conversazioni vengono controllate e gli amici ci vengono poi proposti in funzione dei nostri contatti e delle posizioni in cui ci siamo registrati.
Se fare a meno delle nuove tecnologie è ormai impensabile, fare attenzione alla diffusione dei nostri dati sensibili è più che mai importante, perché una volta che le informazioni sono sulla rete non si può tornare indietro.

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