Ultimo viaggio per la sonda Cassini: un’avventura mozzafiato su Saturno!

di Caterina D’Amico

– Sharing.school torna come ogni settimana con #Sharethescience, la rubrica attraverso la quale cercheremo di avvicinarvi al mondo della scienza e alle sue infinite meraviglie. L’argomento che tratteremo oggi riguarda l’invio della sonda Cassini, che compirà la sua ultima missione, su Saturno. Durante quest’ultimo viaggio si avventurerà dove non si era mai spinta fino ad ora: tra l’anello più interno e la parte superficiale dell’atmosfera del pianeta stesso.

Che cos’è la sonda Cassini?

Cassini è una sonda realizzata dalla NASA in collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’ASI (Azienda Spaziale Italiana). Deve il suo nome all’astronomo italiano Gian Domenico Cassini.

Il suo primo viaggio è iniziato nell’ottobre del ’97 ed ha raggiunto Saturno nel 2004, con l’obbiettivo primario di depositare un lander, Huygens, su Titano* e di studiare le caratteristiche degli anelli, del pianeta e delle sue lune.

La sonda ha conseguito ottimi risultati e, grazie alle immagini dettagliate di Saturno, si è potuto scoprire un oceano sotto Encelado*, osservare il cambiamento delle stagioni, analizzare la polvere interstellare ed è stato possibile fare moltissime altre scoperte.

*Titano e Encelado sono due dei satelliti che orbitano attorno a Saturno.

L’ultima missione

Nel suo ultimo viaggio, Cassini attraverserà lo spazio tra Saturno e i suoi anelli. Si tratta di effetture 22 “tuffi” che la porteranno a 64 mila km dal centro di Saturno, dove nessuna sonda è mai arrivata.

Questa mattina, in data 26 aprile, la sonda ha effettuato il primo attraversamento. Le prime immagini verranno tuttavia trasmesse alla Terra soltanto nella mattinata italiana del 27 aprile.

Con questo “Gran Finale” la sonda ci permetterà di determinare se Saturno ha un nucleo non solo metallico ma anche roccioso, come funziona la meteorologia e quanto dura il suo moto di rotazione; si potrà inoltre studiare la sua struttura interna, il campo magnetico e la velocità di rotazione; e ancora sarà finalmente possibile analizzare la composizione dell’atmosfera e della ionosfera.
Le informazioni più interessanti saranno però quelle riguardanti i suoi anelli: potremmo ad esempio scoprire se il materiale di cui sono fatti sia di origine relativamente recente o se sia antico quanto il Sistema Solare.
Infine, grazie alla posizione della sonda, riusciremo ad ottenere le foto più nitide dell’anello più interno.

Una missione non priva di pericoli

Gli attraversamenti nello spazio tra Saturno e gli anelli sono manovre tra le più complicate mai eseguite dalla sonda.
Nella zona che dovrà ad attraversare potrebbero esservi detriti, rocce o polveri che rischierebbero di danneggiarla. Nell’attraversamento di oggi è stata usata l’antenna come scudo, cosicché eventuali danni possano essere stati registrati e la NASA possa decidere quali strumenti esporre successivamente.

La morte della sonda Cassini

Cassini, ormai a corto di carburante, si abbandonerà all’atmosfera di Saturno, così da evitare eventuali danni agli oceani di Titano ed Encelado, in cui si pensa che possano esserci tracce di vita.

Avvisiamo i gentili lettori che si effettuano iscrizioni per un eventuale viaggio su Saturno. ATTENZIONE: La compagnia ci tiene ad avvertirvi che si ritiene estranea da ogni responsabilità in caso di eventuali rapimenti da parte degli alieni e vi ricorda che non è previsto ritorno, almeno per ora!

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