F1/Ferrari, ora sognare è d’obbligo

In Bahrain ha vinto la Scuderia Ferrari. Maranello è in festa, suonano le campane, gli Italiani sono esterrefatti davanti a una grandissima gara della Rossa. I più appassionati rimangono incollati alla televisione anche dopo la gara, per i festeggiamenti. I meccanici della scuderia dopo 3 anni possono tornare a sventolare il tricolore sotto il podio e cantare l’Inno di Mameli. Domenica la vittoria, oltre che rappresentare la qualità dell’Italia nel mondo ancora una volta, è simbolo della rivalsa di una squadra, che nonostante le avversità degli scorsi anni, grazie al duro lavoro, ha meritato una chance per tornare a competere. D’altronde lo abbiamo nel sangue noi Italiani, quel sentimento di rivalsa che ci ha sempre contraddistinto rispetto ad altre nazioni. Recente testimone l’Europeo di calcio EURO 2020 dominato, dopo la disfatta in Svezia nel 2017 che ha negato alla nostra nazionale l’accesso al mondiale. Tutto questo progetto è coronato da due fantastici ragazzi, non molto più grandi di noi adolescenti, che hanno avuto, la passione, la costanza e la determinazione a non mollare o scoraggiarsi, quando negli scorsi anni la macchina non andava come ci si aspettava. Il primo, chiamato “predestinato” dal commentatore sportivo Carlo Vanzini per il suo innato talento, Charles Leclerc. Il secondo, dal caratteristico accento spagnolo e figlio famoso del pilota di Rally Sainz, Carlos Sainz. Il monegasco con lo spagnolo formano il duo Ferrari che con grande audacia ha ottenuto la vittoria del Gran Premio, che non ci dimenticheremo presto. Il sabato Charles fa il giro veloce e parte dalla prima piazza, mentre Carlos è terzo e dietro a un agguerrito Max Verstappen, campione del mondo in carica. Alla partenza le posizioni rimangono invariate ma nello sviluppo della gara il campione del mondo prova a superare Leclerc che grazie alla macchina perfetta e a una grande astuzia tiene la posizione. Nelle battute finali, Verstappen e il suo compagno di squadra hanno problemi alla macchina e Sainz che è sempre rimasto in gioco per il secondo posto ne approfitta. Così si completa l’uno-due Ferrari che speriamo ci possa far continuare a sognare perchè ora è d’obbligo.

F1/Ferrari, ora sognare è d’obbligo

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