FLAMING LIPS/Il concerto nella bolla

Fare un concerto live con il pubblico nel 2020, utopia? La risposta è no. Nonostante possa sembrare strano il gruppo rock statunitense “Flaming Lips” è riuscito far ritornare il pubblico a cantare sotto il palco. Ovviamente non ci si è dimenticati del Covid-19 e perché ciò accadesse è stata messa in atto per la prima volta nella storia una delle trovate più assurde di sempre. I Flaming Lips sono un gruppo rock statunitense, formato ad Oklahoma City nel 1983; Il gruppo è noto per i suoi arrangiamenti psichedelici ed i testi bizzarri.
Come è nata l’idea?
L’idea geniale è stata del front man della band, Wayne Coyne. Trovatosi a dover rinunciare a fare musica dal vivo, ha iniziato a fantasticare soluzioni per tornare a fare concerti. Lo scorso marzo propose tramite Instagram un’immagine rappresentante la band ed il pubblico chiusi dentro bolle di plastica, in modo da rispettare le distanze. Da quel momento il gruppo non ha smesso di sognare, fino a che pochi giorni fa è arrivato il lieto fine. Il 22 gennaio i Flaming Lips sono riusciti a portare le loro canzoni live nella location del Criterion di Oklahoma City, con un pubblico 100 persone all’interno di bolle spaziali, riuscendo così ad unire musica e sicurezza.
Come era organizzato il concerto
Ogni bolla poteva contenere un massimo di tre persone. All’interno di esse vi era un altoparlante supplementare ad alta frequenza, una bottiglia d’acqua, un ventilatore, un asciugamano, e un segnale che diceva “Devo fare pipì/ Qui fa caldo”. In caso gli spettatori avessero dovuto usare il bagno, un addetto li avrebbe guidati ai servizi una volta messa la mascherina. Se invece ci si fosse trovati ad avere troppo caldo all’interno della bolla, tramite uno strumento simile ad uno spazza foglie sarebbe stata pompata aria fresca all’interno. Per accertarsi che le istruzioni fossero rispettate alla lettera, qualche giorno prima del concerto la band ha pubblicato su Instagram un video con le procedure da seguire passo passo.
Esito dell’evento
L’evento è stato particolarmente apprezzato dal pubblico, che ha riscoperto la bellezza di emozioni che fino ad un anno fa erano date per scontate. Il cantante Wayne Coyne, in risposta alle critiche, ha affermato che un concerto sviluppato secondo queste procedure è nettamente più sicuro di andare a fare la spesa. “Che ci piaccia o no dobbiamo convivere con il virus” ha aggiunto il front man del gruppo “Ma se ci sia dà una mano, sarà più facile uscirne tutti insieme”.