Genova, allarme bomba al mercato orientale

di Alberto Zali

– La chiamata anonima é stata effettuata questa mattina. Sono bastate poche parole per allarmare l’intera città di Genova.

LA CHIAMATA

L’anonimo ha segnalato la presenza di un ordigno in corrispondenza di un palazzo del mercato orientale, dove alloggiano una ventina di immigrati.

 

L’INTERVENTO

Artificieri e vigili del fuoco sono stati prontamente mobilitati. Si sono precipitati sul luogo nel quale era stata rilevata la presunta bomba e hanno effettuato tutti i controlli di sicurezza. Trecento persone sono state evacuate.

 

FINTO ALLARME!

Queste sono le parole che hanno fatto andare su tutte le furie i cittadini genovesi. Gli artificieri, dopo aver messo al sicuro i presenti, hanno realizzato che nell’edificio non c’era traccia della bomba. L’allarme é rientrato. Alcuni hanno tirato un sospiro di sollievo. Molti altri hanno iniziato a lamentarsi per la situazione di disagio venutasi a creare.

 

IL SOSPETTO

Quello del mercato orientale é solo il terzo di una serie di falsi allarmi lanciati a Genova negli ultimi giorni. Altri due eventi simili si erano verificati nei pressi del comune, probabilmente a fine di protesta.

Benché questa mattina, in Francia, davanti al Museo del Louvre, un uomo armato di coltello abbia inneggiato ad Allah, si esclude una possibile connessione fra i due episodi. Si pensa piuttosto ad un atto di protesta contro il comune, mosso da alcuni movimenti di estrema destra contrari ad accogliere in città nuovi rifugiati.

 

CONCLUSIONI

Il sindaco Doria ha dichiarato di aver intenzione di punire chiunque abbia lanciato il falso allarme. Sicuramente questi atti di protesta pseudo-violenta devono essere puniti; ma – e questo è un parere personale – castigare il singolo potrebbe risultare più dannoso che utile. Altre persone, ammonite da questo fatto, in futuro potrebbero pensarci due volte prima di dare l’allarme bomba, col timore di incorrere in una qualche sanzione. E, restando fedeli al detto “prevenire è meglio che curare”, qualche falso allarme in più è sicuramente meglio di un pericolo non rilevato.

Quindi, per questa volta, per quanto il gesto compiuto dall’anonimo sia degno solo di biasimo, non accaniamoci contro di lui. Tiriamo piuttosto un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.

 

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