#ZainoInSpalla/Londra

di Emma Crovetto

– Un viaggio.
Due settimane.
Una città: Londra. Circa due anni fa, decisi di fare un’esperienza nuova per me: andare in vacanza studio a Londra, città che avevo già visitato, ma non abbastanza bene per dire di conoscerla.Quello, per me, era un periodo di continui cambiamenti e sentivo il bisogno di fare una prova di maturità. Capì che quell’esperienza era da fare.
SI PARTE!
Ero terrorizzata, terrorizzata dal fatto di andare in una città straniera senza nessuno che conoscessi, con persone che, fino a quel momento, erano stati degli estranei, ma che presto divennero la mia “famiglia”. Questa cosa mi spaventava, ma parallelamente mi eccitava moltissimo. 
Arrivati a Londra, ci caricarono su un piccolo pulmino e ci lasciarono di fronte a questo immensa struttura, dove vi era una scritta《 Welcome to the Queen’s Mary University 》, il college dove noi alloggiammo per tutto l’arco della vacanza.
Eccoci al primo giorno, dopo un’infinita mattinata a scuola, prendiamo la metro e ci rechiamo in centro per fare un breve giro. Appena usciti dalla stazione, davanti a noi vediamo sorgere gli infiniti edifici di Piccadilly Circus, con enormi cartelloni che illuminano e donano colore a questo tempo così grigio, caratteristico della città. 
I giorni passano e ci ritroviamo alla fine della prima settimana. È sabato e non andiamo a scuola, ma giriamo tutto il giorno alla scoperta di questa sorprendente metropoli. La mattina, anche se molto svogliati, ci rechiamo al National Gallery e molti di noi, non riuscendo a capire la storia che quei dipinti raccontassero, uscirono dal museo, dove si trova una delle piazza principali della città. Qui, invece, compiacerono e applaudirono artisti di strada che mostravano il proprio lavoro a tutta Trafalgar Square. Tra questi, c’ero anche io e la cosa che mi colpì di più fu il contrasto fra le due realtà, la diversità e la somiglianza fra queste: come sfondo vi è l’imponenza e la maestosità dell’antico museo e se guardiamo nel dettaglio, davanti, vi risiede la semplicità e l’umiltà richiamata da questi uomini, che pur di avere un riconoscimento in questo mondo si posizionano in strada ad esibirsi. Mai mi scorderò gli occhi che notai in uno di coloro che, nonostante non avessero nient’altro che semplici gessetti colorati con sé e una parte di strada dove poter scaricare e la propria arte, sorridevano. 
Abbiamo avuto anche l’opportunità di guardare il cambio delle guardie davanti al Buckingham Palace, una manifestazione molto suggestiva e, dopo aver ammirato la vastità dell’ abitazione della regina, ci siamo recati al St. James park per rilassarci, notando la bellezza naturale nei suoi minimi dettagli, con tutti i suoi animali, le piante e i colori meravigliosi che caratterizzano questo parco.

Dopo questa breve pausa, abbiamo continuato la nostra piccola scoperta di questa così grande città. Grazie ad un viaggio in battello nel Tamigi, siamo riusciti a vedere il Big Ben in tutta la sua solennità, the Houses of Parliament, il London eye e Westminster abbaye. La grandezza di tutto ciò mi emozionó. 
I giorni passano e ogni volta abbiamo la possibilità di conoscere una piccola parte di questa immensa città, che è Londra. Nel fine settimana successivo, ci portano a visita Canterbury, cittadina al di fuori di Londra. Nonostante fosse molto piccola, mi colpí la possente cattedrale che erige nel centro del paese. I colori pastello, caratteristiche delle palazzine, e la sua tranquillità descrivono questo paesino come grazioso. 

Il tempo scorre, i giorni passano e questa vacanza é arrivata al termine. É il momento di lasciare il college e, con malinconia, chiudo alle mie spalle la porta di quella che, per questo breve tempo, é stata ‘casa’. Esperienza che, come pensavo, mi è servita a crescere.
Arrivederci Londra.