Scuola/Qual è il ruolo dei genitori?

−di India Volpi

Oggi, ad una settimana dall’accaduto, vi propongo di riflettere sul ruolo educativo dei genitori e degli insegnanti, che talvolta ,senza rendersene conto, perdono di vista le loro posizioni.

É mercoledì 16 maggio: una giovane madre irrompe nella classe del figlio, presso l’istituto elementare Giacomo Leopardi di Napoli, accusando l’insegnante di aver ripreso davanti a tutti il suo bambino. La donna ha aggredito fisicamente la maestra, da sempre descritta come mite e coscienziosa, fino a provocarle un trauma cranico e causando l’intervento di altre tre figure del personale, che, giunte in soccorso dell’insegnante, hanno tentato di bloccare l’aggressore. Alla scena, assurda e orrida nel contempo, hanno assistito gli alunni, i bambini, coloro che dovrebbero essere protetti.

A sostenere la donna, si sono fatti sentire altri genitori, che, coinvolti, senza riflettere, si sono lasciati trasportare da una giustizia fittizia e apparente.

 

«Siamo preda di una follia collettiva. Oggi la scuola ha perso ogni autorevolezza, è colpa di un sistema che ha dimenticato i valori legati all’istituzione e non mostra alcun rispetto per la scuola»: ecco come viene descritto dalla dirigente scolastica il quadro della situazione, ed ecco il punto sul quale vale la pena soffermarsi.

 

Al giorno d’oggi, l’impressione che i genitori si sostituiscano ai figli, piuttosto che accompagnarli in una crescita personale, si fa sempre più frequente. Che possibilità ha un figlio, nella vita di tutti i giorni, di intraprendere delle decisioni se queste sono costantemente prese dai genitori ? E che possibilità ha un figlio di crescere se ad ogni più piccola difficoltà veniamo abituati a chiedere aiuto ?

 

Questa protezione, non più definibile tale, soprattutto dal punto di vista scolastico, danneggia fortemente l’indipendenza del ragazzo, in quanto non sarà mai cosciente delle sue responsabilità, dei suoi diritti e dei suoi doveri. Non essendo mai incentivati al miglioramento, inoltre, quest’ossessione contribuirà alla scomparsa dell’autostima.

 

Non è forse vero che ad ogni azione corrisponde una reazione, e, quindi, queste supermamme giustiziere sottovalutano le capacità degli insegnanti, spesso considerandoli ingiusti, e sopravvalutano la correttezza dei figli ? Ognuno, ogni studente in questo caso, ha diverse difficoltà, ma forse, non c’è qualcuno che ne approfitta ?

 

Per concludere questo articolo, forse ironicamente, vorrei invitarvi a fare un applauso a queste madri, che combattono le ingiustizie della vita a denti stretti, «Tutti per uno e uno per tutti ! » come D’Artagnan e i tre moschettieri.

 

In relazione a questo articolo, riflessivo ma ironico, i nostri lettori sono invitati a godere della delicatezza e dell’entusiasmo del film Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni : una commedia drammatica dove l’idea della scuola italiana, su cui è costruito un mondo, si intreccia perfettamente con un sublime cast di tutto rispetto.

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