Molestie olfattive, in condominio non si frigge

 

Di Maria Teresa Medone e Margherita Restano

– Ogni anno si sente parlare di liti tra condomini e quelle legate al cibo sono sempre le più frequenti.
Questi risarcimenti possono arrivare fino a mille cinquecento euro tra i vicini, ma ovviamente tra ristoranti e locali vari il prezzo aumenta, perciò i proprietari dovranno fare molta attenzione e mettersi in regola con le canne fumarie!

L’episodio

“Le proteste arrivano o per il vicino molesto o per il ristorante sotto casa le cui emissioni invadono il cortile, le scale comuni e le abitazioni perché molti locali non hanno le canne fumarie, non sono in regola con la legge. E sono tanti. Da qui le proteste, le richieste di danni morali e materiali“. C’è chi racconta di disagi psicologici, di depressioni provocate dagli odori che arrivano dal locale o da casa dei vicini, c’è chi alla fine si è arreso all’invasione olfattiva e ha cambiato casa non potendo più sopportare quello che riteneva senza mezzi termini una puzza.

L’episodio è accaduto a Roma – nei giorni scorsi infatti la Cassazione, con la sentenza 14467/2017, ha condannato per la prima volta una famiglia per “molestie olfattive”, nuovo reato inquadrato in quello di “getto pericoloso delle cose”. Una sentenza che arriva dopo le continue proteste da parte dei condomini di un palazzo a Monfalcone per le emissioni di fumi, odori e rumori molesti dalla cucina di un appartamento al piano terra.

Tutto questo può farci sorridere e sembrare strano ma dobbiamo fare attenzione a rispettare i nostri vicini e cercare di non lasciare per troppo tempo la spazzatura fuori dal portone di casa, alzare al massimo lo stereo o ristrutturare completamente la casa alle due di notte!

Bisogna eliminare i cibi fritti dalla nostra dieta?

L ‘odore di fritto è sicuramente poco piacevole, ciò non è però l’unico fatto che porta questo prodotto alla discriminazione. Quando compriamo un qualsiasi alimento fritto in un fast food spesso l’olio per la frittura è di marca secondaria oppure è già stato utilizzato diverse volte, questo non fa altro che abbassare ulteriormente la qualità del prodotto acquistato.
Si potrebbe quindi pensare che il migliore modo per avere un’alimentazione sana sia quello di eliminare tutti gli alimenti fritti dalla dieta.
Affermare ciò non è completamente corretto, infatti pur essendo vero il fatto che il fritto faccia male al fegato, ciò non vuol dire che esso debba essere completamente eliminato dalla dieta. Basterebbe infatti adottare dei piccoli accorgimenti preferendo l’uso dell’ olio extravergine d’oliva senza mai riutilizzarlo.
Una dieta equilibrata consiste in una continua variazione degli alimenti consumati, infatti anche mangiare troppa frutta, alimento sano per antonomasia, può portare ad un eccesso di fruttosio che in alcuni individui può essere dannoso.

Secondo voi per avere un’alimentazione sana bisogna eliminare completamente gli alimenti fritti oppure può bastare limitarne l’assunzione all’interno di una dieta equilibrata?