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Nessuno va più al cinema

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di Alice Bafico e Camilla Poli

– Sembra assurdo anche solo da sentir dire: le persone non vanno più al cinema. Incredibile ma vero, sempre meno gente sceglie di passare una serata tra amici al cinema, o almeno, questo è quello che succede nella Riviera.

 

Le origini della cinematografia sono molto più antiche di quel che possiamo pensare: già nel 18º secolo, delle immagine dipinte su vetri venivano proiettate su una parete buia grazie ad una candela posta dietro il vetro. Alla fine del 1800, si diffuse il cinema narrativo e nei primi decenni del 1900 ebbe inizio l’industria del cinema come la conosciamo noi oggi.

Il cinema, dunque, nacque come passatempo della gente che voleva sentire storie, conoscere, attraverso parole ed immagini, racconti inventati e fantastici che li facessero evadere dalla monotonia di tutti i giorni.

Costa troppo, meglio lo streaming

Siamo andati in giro per la città di Rapallo a chiedere alle persone del posto ogni quanto vadano al cinema. Nonostante a Rapallo ci sia il cinema Augustus che trasmette film abbastanza recenti e in pari con le uscite mondiali, le risposte sono state prevalentemente, e sorprendentemente, negative. Molti ci hanno rivelato che lavorando 7/8 ore al giorno, l’ultima cosa che hanno voglia di fare è chiudersi in una sala, al buio, per altre due o più ore. E anche quando bisogna decidere cosa fare nel weekend con gli amici, il cinema non viene nemmeno preso in considerazione, preferendo una passeggiata, un aperitivo o semplicemente una cena al ristorante, tutte attività che permettono il dialogo, cosa che, durante un film al cinema, è impensabile sostenere.

Fra i ragazzi, il cinema diventa un’uscita possibile solo se si sta aspettando da tempo l’uscita di un determinato film: non ci si pone più la domanda “cosa c’è da vedere al cinema questa settimana?” perché i film che non hanno grande “hype” fra il pubblico si preferisce guardarli online o aspettare il loro approdo sulle reti in chiaro.

E poi, un altro motivo di scontento per tanti, sono i prezzi che i cinema offrono, e non solo dei biglietti! Se si tiene conto che in media per vedere un film si pagano 8€ di biglietto e che se si vuol prendere qualcosa da mangiare e da bere, come popcorn e coca cola, nei cinema i prezzi sono sempre esorbitanti, rischiando di pagare anche 15/20€ totali per un film.

Il cinema è fuori moda, però il Drive-In…

Ovviamente, la perdita del cinema è un dispiacere per molti altri. Le persone che ci hanno rivelato di frequentare il cinema spesso se non abitualmente, hanno suggerito di approfittare dell’iniziativa del “Cinema2day” che ricade ogni secondo mercoledì del mese e offre film, recenti e non, a soli due euro.

Alcuni ragazzi hanno anche suggerito il vecchio cinema all’aperto, il cinema drive-in di Grease per intenderci. Sarebbe sicuramente un’iniziativa super approvata nella bella stagione, e non solo dai più giovani, ma anche da nonni e genitori che vogliono togliersi lo sfizio di vedere anche loro un film all’aperto.

La Riviera ha un festival del cinema!

Dal 26 al 30 Aprile scorso, una delle città più amate in Riviera, Sestri Levante, ha indetto il festival cinematografico “Riviera International Film Festival”. Questo evento ha fatto in modo che venissero presentate opere di registi under 35 senza distribuzione cinematografica e professionisti internazionali del mondo del Cinema, che hanno esaminato i film più conosciuti relazionandosi con il pubblico, composto prevalentemente da giovani e appassionati del cinema.

Questo Film Festival che ha caratterizzato il Levante ha costituito una variante originale rispetto ad altri eventi cinematografici internazionali e, nonostante fosse indirizzato già ad appassionati del genere, ha sicuramente avuto uno scopo promozionale notevole. Quest’esperienza è stato certamente qualcosa di magico, interessante ed educativo per coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare.

Il valore del cinema come ambiente in cui si è soliti guardare film appena usciti è certamente calato nel corso del tempo. Anche la televisione e i siti internet hanno favorito questo cambiamento, evitando di rendere esageratamente costosa una serata di svago, in compagnia di amici, a godersi la visione di un bel film.
L’idea di “andare al cinema” sta sparendo pian piano ma come tutte le tradizioni passate, sarebbe bello conservarla nel tempo, rendendosi conto che durante la visione di un film, lo spettatore non si sente solo a ricevere la moltitudine di emozioni suscitate dal megaschermo.

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I CONCERTI DELLE FESTE/Quando la musica batte la pandemia

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Anche quest’anno nonostante la pandemia di coronavirus, le feste di Natale e capodanno sono state caratterizzate dai tradizionali concerti di musica per lo più classica ma anche contemporanea, a cui molti di noi non possono rinunciare in questo periodo.

Ad aprire questo periodo così ricco di cultura musicale è stato il Concerto di Natale in Vaticano che è stato mandato in onda in occasione della Vigilia di Natale il 24 dicembre alle 21:30 circa su Canale 5.

Esso è stato registrato all’Auditorium della Conciliazione lo scorso sabato 12 dicembre e alla cui conduzione ci sono stati Federica Panicucci e Don Davide Banzato.

Gli anni passati il concerto si svolgeva nell’Aula Nervi, tuttavia a causa della emergenza sanitaria data dalla pandemia di coronavirus l’evento si è dovuto spostare in un’altra location.

Sempre a causa della Pandemia il concerto, la cui messa in onda è stata seguita da milioni di telespettatori a casa, si è svolto in assenza di pubblico dal vivo.

Come è oramai tradizione del concerto, l’evento è stato promossa dalla Fondazione Scholas Occurrentes e dalla Missioni Don Bosco.

Come ogni anno il concerto ha vantato una lista che ha compreso alcuni tra i maggiori artisti del momento, tutti uniti in questa serata al fine di sostenere il progetto “Insieme facciamo rete per il nostro futuro!” della Missioni Don Bosco Onlus, che affronta l’emergenza covid-19 in 55 Paesi.

Ecco qui l’elenco dei cantanti italiani e internazionali che hanno preso parte al concerto.

  • Antonino
  • Arisa
  • Malika Ayane
  • Dotan
  • Emma Marrone
  • Roby Facchinetti
  • Aida Garifullina
  • Andrea Griminelli
  • Hong-Hu Ada
  • Amy Macdonald
  • Moreno
  • Nek
  • Ron
  • Tosca
  • Renato Zero

Nel primo pomeriggio del giorno di Natale è stato trasmesso su Rai 1 il 35esimo Concerto di Natale della Basilica Superiore di San Francesco, anche in questo caso è stata trasmessa una registrazione del concerto senza pubblico , viste le misure anti-Covid.

L’ospite più celebre della serata è stato senza dubbio il tenore Andrea Bocelli che ha alcuni brani tipici della tradizione cristiana.

E’ una grande gioia per noi liguri poter dire che è stata l’orchestra “Carlo Felice” di Genova diretta dal Maestro Steven Mercurio, ad accompagnare il grande tenore nell’evento. A prendere parte all’evento come cantante è stato anche il soprano Clara Barbier Serrano. 

 

Per quanto riguarda il concerto di Capodanno 2021, non si può non citare il concerto dal teatro “La Fenice” di Venezia che è andato in onda su rai1 il primo gennaio alle 12:20 e in replica alle 18:36 dello stesso giorno su Rai 5.

Il Concertoè stato coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e da Rai Cultura, in collaborazione con Regione del Veneto, Arte e wdr. Main partner Intesa Sanpaolo.

La prima messa in onda del concerto ha ottenuto il 24.1 % di share e 4.353.000 spettatori, confermandosi come lo spettacolo di musica classica più seguito in tv in Italia. 

I protagonisti indiscussi del concerto  sono stati il direttore Daniel Harding e l’orchestra e Coro del Teatro La Fenice, il maestro del Coro Claudio Marino Moretti, il soprano Rosa Feola e il tenore Xavier Anduaga.

Bisogna citare inoltre la regia televisiva di Fabrizio Gottuso Alaimo.

In virtù di questo grande successo e nella speranza che la situazione sanitaria in Italia migliori, il teatro veneziano ha già confermato il concerto di capodanno anche per l’anno prossimo e, sperando che esso si potrà svolgere con un pubblico dal vivo, ha annunciato che presto verranno messi in vendita i biglietti.

In seguito è indicata la scaletta del concerto con i rispettivi autori.

Wolfgang Amadeus Mozart

Le nozze di Figaro: ouverture;

Giuseppe Verdi

Il trovatore: «Chi del gitano i giorni abbella?»;

Rigoletto: «La donna è mobile»;

Charles Gounod

Roméo et Juliette: «Je veux vivre dans le rêve»;

Jacques Offenbach

Les Contes d’Hoffmann: Barcarolle;

Gaetano Donizetti

La Fille du régiment: «Ah, mes amis, quel jour de fête!»;

Pietro Mascagni

Cavalleria rusticana: Intermezzo;

Giuseppe Verdi

La traviata: «E’ strano! … è strano!… Sempre libera degg’io»;

Nabucco: «Va pensiero sull’ali dorate»;

La traviata: «Libiam ne’ lieti calici».

Arriviamo dunque al concerto che, quest’anno come tutti gli anni passati si è confermato come il più celebre concerto di inizio anno in assoluto.

Si parla ovviamente del tradizionale concerto di Vienna dei Wiener Philarmoniker, che hanno dato il benvenuto al 2021 dalla sala dorata del Musikverein alle 11:15 del primo gennaio.

Anche quest’anno a guidare la celebre orchestra è stato il direttore Riccardo Muti, orgoglio italiano che per la sesta volta  è stato messo a  capo della celebre orchestra viennese, che era stata diretta da Muti in occasione del concerto di Capodanno già nel 1993, nel 1997, nel 2000, ne 2004 e nel 2018.

Come ogni anno il concerto è stato seguito in mondovisione da milioni e milioni di spettatori, ma vista l’emergenza sanitaria anch’esso ha avuto luogo in assenza di pubblico, o meglio, con una platea un po’ speciale.

Durante l’evento non sono infatti mancati gli applausi in diretta da parte di milioni di spettatori collegati via streaming.

I Wiener Philharmoniker sono stati dunque gli unici che sono riusciti ad abbattere le barriere date dalla emergenza sanitaria trovando il mezzo per avere degli spettatori in diretta, utilizzando le tecnologie piuttosto avanzate che oggi possediamo e che, e questo è un dato oggettivo, stanno salvando il mondo dalla pandemia. 

 

Il programma del concerto ha previsto l’esecuzione dei grandi classici della famiglia strauss.

Anche a Genova la pandemia non ha fermato la musica, infatti il teatro Carlo Felice, costretto a cancellare il consueto concerto di Capodanno in presenza, ha organizzato un concerto che, con la collaborazione di Primocanale è stato trasmesso sulla suddetta emittente televisiva il primo dell’anno alle 10:30.

I protagonisti indiscussi del concerto sono stati il coro e l’orchestra del Carlo Felice, diretti da Andriy Yurkevych, e i soprani Serena Gamberoni Francesca Benitez, il tenore Francesco Meli e il Baritono Michele Patti.

In programma ha previsto le più celebri e amate pagine dalle operette di Johann Strauss Jr., Franz Lehár, Franz von Suppé e Jacques Offenbach. 

Il concerto verrà riproposto online la sera del cinque gennaio alle 21:00 sui canali social del Carlo Felice, sul sito dell’ANFOLS e sul sito della rivista “l’Opera”.

 

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CINEMA/Ci rimane solo lo streaming?

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I D.P.C.M. del primo lockdown del 2020 hanno costretto tutti a stare chiusi in casa per giorni interi: c’era chi lavorava da casa, chi studiava,  chi si dilettava in cucina e chi non sapeva cosa fare, ma sicuramente tutti erano annoiati e stanchi di quei giorni infiniti e di quella situazione surreale.

Questa nuova realtà ha portato la gente alla ricerca di hobby, nuove passioni e passatempi.

Molti si sono cimentati con giochi da tavolo, molti si sono “buttati” sul mondo della musica, altri sui videogiochi e tanti sul mondo del cinema.

Tra i vari settori penalizzati, sicuramente quest’ultimo spicca:  con le sale chiuse, anche gli addetti ai lavori (attori, registri, scenografi, tecnici etc.) non poterono girare film (è stato registrato infatti un calo sostanziale del fatturato), mettendo a rischio sia i posti di lavoro che la produzione creativa. Ma il cinema è effettivamente morto? In realtà, rigorosamente sedute sulla poltrona o sdraiate sul divano di casa, spessissimo, di sera molte famiglie si sono ritrovate a guardare i film sui servizi streaming video come Netflix, Prime Video, CHILI, Disney+ .

Questi servizi , infatti, danno la possibilità di abbonarsi o di acquistare film online, per vederli quando si vuole sulla propria TV, senza dover uscire di casa.

Perciò questi servizi hanno avuto un aumento di abbonamenti e acquisti sulle proprie piattaforme, tanto da far lievitare considerevolmente i propri fatturati.

Molti studiosi hanno fatto delle ricerche per vedere la crescita degli abbonati: a marzo sono stati effettuati il 12,7% di abbonamenti in più rispetto a febbraio, e il 24 marzo 2020 sono arrivati alcuni dati riguardo ai servizi come HBO, Netflix e Disney+ che hanno avuto rispettivamente il 24%, il 18% e il 43,5% in più di abbonati in pochissimo tempo.

Alcune piattaforme come Netflix e Infinity hanno messo il proprio servizio gratis per 2 mesi invogliando così la gente a vedere serie e/o film e a confermare l’abbonamento.

Mai come adesso i servizi streaming avevano avuto questo successo e questa attenzione e se continueranno ad esserci norme che vieteranno le uscite, ci saranno altri picchi di abbonamenti. Ecco perché gli analisti considerano questi servizi, insieme ad Amazon, tra le aziende che maggiormente hanno beneficiato della situazione creata dal coronavirus.

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LETTURA/La veloce scomparsa delle biblioteche

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I giovani – e non solo – non ci vanno più; meno della metà della popolazione nel nostro paese legge libri. I dati sono devastanti: in dieci anni abbiamo perso tre milioni e trecento mila lettori; difatti risulta che quasi il sessanta per cento degli italiani non legge neanche un libro all’anno. (altro…)

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