Tra i numerosi film americani usciti nel 2021, uno in particolare merita di essere ricordato come molto valido e ricco di contenuti attuali. La pellicola in questione è Don’t look up, per la regia di Adam McKay, che ha ottenuto un numero enorme di nominations, tra cui ben quattro agli Oscar e altrettante ai Golden Globe.

I temi-chiave di Don’t look up

Kate Dibiasky, dottoranda in astronomia, e il suo professore Randall Mindy, impersonato da Leonardo di Caprio, scoprono l’esistenza di una cometa, che si abbatterà sulla terra entro sei mesi distruggendo ogni forma di vita. I due astronomi quindi, cercano in tutti modi di allertare l’opinione pubblica sull’imminente pericolo, sperando così di evitare la catastrofe. Tuttavia, il loro tentativo si rivela vano, perché le persone attorno a loro sono del tutto indifferenti e distratte. L’unica fonte di reale interesse per la società americana descritta nel film sono i discorsi di una mediocre e qualunquista candidata alla presidenza degli stati uniti (Meryl Streep).

Un film che ci permette di riflettere 

Le domande implicite in questo film sono: cosa serve per far sì che le nostre coscienze si risveglino e le grandi potenze inizino seriamente ad agire nei confronti del cambiamento climatico? Quanto ancora si deve aggravare la situazione per far sì che qualcosa inizi a cambiare? La cometa infatti non è altro che la metafora di un disastro ambientale che è già in atto, e di cui alcuni addirittura negano l’esistenza. Anche il titolo Don’t look up, ovvero “non guardare in alto”, fa riferimento alla diffusa incapacità di guardare la realtà, perché è apparentemente più semplice e più comodo distogliere lo sguardo dai problemi e rivolgerlo verso il basso. Da questo punto di vista, si potrebbe pensare che i due eroi solitari e inascoltati del film rappresentino non solo la voce della scienza, ma anche il grido d’allarme con cui i ragazzi dei Friday for Future chiedono ai grandi della terra di “look up” e di dare all’umanità una speranza per il domani. 

Dont’look up ha la capacità non solo di tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine del film, ma di portare chi lo guarda a riflettere in modo critico sulla realtà che lo circonda. L’ironia che si percepisce in molte delle scene, rende il film ancora più piacevole.