CELLULE STAMINALI/La nuova frontiera della scienza

I progressi della medicina rigenerativa. Terapie avanzate contro malattie considerate incurabili.

Si fa un gran parlare di cellule staminali e spesso si fa confusione.
Si sentono chiamare così le cellule che, in Italia, è vietato prelevare dagli embrioni, ma anche quelle a cui si ricorre quotidianamente nei reparti di ematologia.
Si parla di staminali e medicina rigenerativa, di Stamina, di Legge 40.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’ argomento.

Il punto di partenza è la medicina rigenerativa, quella branca della medicina che si prefigge di ricostruire un tessuto danneggiato, o di curare un difetto genetico in quelle popolazioni di cellule, le staminali, che possono garantire il mantenimento del tessuto nel tempo.

Cellule staminali, cosa sono?

Si tratta di cellule primitive non specializzate, giovani, che non hanno ancora assunto la funzione e la conformazione definitiva all’ interno dell’ organismo.
Hanno due caratteristiche: la possibilità di autorigenerarsi e la capacità di differenziarsi.
Due sono le tipologie di staminali:
embrionali, presenti esclusivamente nell’ embrione nelle primissime fasi dello sviluppo in grado di generare tutti i tipi cellulari di cui è composto il corpo;
adulte, si trovano all’ interno dei tessuti già maturi, dove fungono da fonte di ricambio cellulare.

La prima terapia con staminali, in particolare quelle adulte del sangue, è stato il trapianto di midollo osseo. Da quel momento la sperimentazione ha ottenuto ottimi risultati.

Esistono sperimentazioni cliniche importanti

Un gruppo di ricercatori londinesi le sta, per esempio, usando su due pazienti anziani con una malattia all’ occhio, la degenerazione della macula retinica.
Le staminali embrionali, fatte differenziare in cellule della retina, cresciute in laboratorio e reimpiantate come un sottile cerotto applicato alla stessa retina, hanno permesso il parziale riacquisto della vista.

Una sperimentazione italiana

Anche in Italia la sperimentazione fa il suo corso: uno studio ha provato la sicurezza dei trapianti di cellule staminali cerebrali umane nel midollo spinale di pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica. Diciotto pazienti, tutti con una diagnosi definitiva di Sla, hanno ricevuto da tre a sei trapianti di cellule staminali neurali umane nel midollo spinale o cervicale. A distanza di cinque anni nessuno di loro ha manifestato “ eventi avversi seri” né aumento nella progressione della malattia a causa del trattamento. Questo studio verrà completato con una seconda fase per confermare l’ efficacia della cura.

Le più versatili, le staminali embrionali

Le più versatili, le uniche capaci di differenziarsi in qualunque tessuto del corpo, ma più difficili da applicare e sulle quali c’è ancora molto da imparare, sono le staminali embrionali.
In Italia, però, il loro utilizzo è vietato per legge.
E’ una delle ultime barriere della Lex 40 sulla fecondazione assistita che ancora resiste, nonostante un sistematico smantellamento nelle aule di tribunale.
La legge 40 vieta di usare le blastocisti in sovrannumero, che si formano tra il quarto e il quattordicesimo giorno dopo la fecondazione e che sono la fonte da cui ricavare le staminali embrionali.
Si preferisce lasciarle deteriorare nei congelatori delle cliniche che si occupano di procreazione assistita.
Nei Paesi in cui la ricerca è più libera, invece, queste cellule vengono usate per trattare pazienti con patologie altrimenti incurabili.

L’ Italia è all’ avanguardia

Il nostro Paese ha un primato mondiale per i trattamenti con alcuni tipi di staminali adulte, quelle del sangue, della pelle e della cornea. Su sei o sette terapie approvate dall’ European medicine agency tre sono italiane.

Staminali non è Stamina

Quando si parla di staminali, di medicina rigenerativa non si parla del metodo Stamina. Questo non ha alcuna evidenza scientifica di efficacia né una ricerca di base robusta. Solo soluzioni miracolistiche.

La medicina rigenerativa è un modello nuovo, di precisione e personalizzato che deve affrontare problemi importanti di ricerca legati a costi elevati.