COCCODRILLI/Bacchette in alto per la Rowling

“È l’ignoto che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient’altro” così scriveva J.K. Rowling, e chissà se è quello che ha pensato quando ieri si è spenta. La scrittrice diventata famosa per aver scritto Harry Potter è venuta a mancare.

Già da piccola scriveva numerosi racconti e a 12 anni scrisse il suo primo romanzo che parlava di sette diamanti maledetti. Dopo l’università si trasferì a Londra e su un treno inventò il personaggio di Harry Potter.Iniziò così a scrivere Harry Potter e la pietra filosofale che terminò nel 1995.

Molte case editrici lo rifiutarono fino a che la Bloomsbury, casa editrice allora poco conosciuta, lo pubblicò nel 1997. La casa editrice, preoccupata che il pubblico non accettasse una scrittrice donna, convince la Rowling a firmarsi J.K. Rowling.

Il libro acquistò una fama mondiale e così la Rowling incominciò a scrivere altri sei libri: “Harry Potter e la camera dei segreti”, “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, “Harry Potter e il calice di fuoco”, “Harry Potter e l’ordine della fenice”, “Harry Potter e il principe mezzosangue” e “Harry Potter e i doni della morte”.

Quest’ultimo ha venduto 20 copie al secondo in Gran Bretagna, superando tutti i record: secondo alcuni dati, sono state vendute 72 milioni di copie in tutto il mondo nel primo fine settimana. Con oltre 450 milioni di copie vendute era la terza autrice donna per numero di copie vendute e la quinta in generale.

Nel 2015 è annunciata l’uscita di “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, lo screenplay dello spettacolo teatrale che parla della vita di Harry, Ron e Hermione dopo i famosi 19 anni dopo la seconda guerra magica.

Inoltre, sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, aveva scritto “Il richiamo del cuculo”, “Il baco da seta”, “La via del Male”, “Bianco Letale”, “Sangue Inquieto” e “Un cuore nero inchiostro” che fanno parte della saga di Cormoran Strike.

L’impegno filantropico

Jo Rowling verrà sempre ricordata anche per la sua filantropia soprattutto verso le associazioni che supportano donne e ragazzi: è stata infatti fondatrice e presidentessa di “Lumos”, un ente di beneficenza a sostegno dei bambini che vivono in condizioni familiari precarie, oltre a istitutrice del Volant Charitable Trust e dell’Anne Rowling Regenerative Neurology Clinic.

Il primo è il fondo da cui gestiva tutte le donazioni, come quelle al Comic Relief, mentre la seconda è la clinica dedicata a sua madre dopo la sua scomparsa a causa della sclerosi multipla, da cui sosteneva la ricerca contro i malati di condizioni degenerative al cervello. Da il ricavato di “Il quidditch attraverso i secoli”, “Le fiabe di Beda il Bardo”, “L’Ickabog” e “La guida agli animali fantastici e dove trovarli” sono state sostenuti tutti questi enti benefici.

Joanne Rowling è stata una grande scrittrice e rimarrà nei cuori di chiunque abbia letto le sue storie. Non c’è altro da fare se non alzare le bacchette in suo onore.