GIAPPONE/Abdica l’Imperatore e il tempo cambia nome

30 aprile 2019: Akihito, 125esimo imperatore del Giappone, abdica a favore del figlio Naruhito. Questa abdicazione potrebbe portare grandi cambiamenti all’interno dell’Impero Giapponese, con il popolo che richiede a gran voce uno sbarco del nuovo imperatore sui social network. 

I trent’anni di potere di Akihito sono stati caratterizzati da due fatti curiosi: in primis, con il ritorno della Repubblica Centrafricana, egli fu l’unico a mantenere la dignita’ imperiale; in secundis, fu anche il primo imperatore giapponese a non portare con se’ carattteristiche divine (questo pero’ dipende dall’interpretazione che si da’ alla Dichiarazione della Natura Umana dell’Imperatore). 

Tuttavia, cio’ che stupisce di piu’ delle due cerimonie (abdicazione e incoronazione) e’ sicuramente la durata: sette minuti per la prima e cinque  per la seconda. Infatti, soprattutto per eventi di questa importanza, si e’ soliti assistere a celebrazioni ben piu’ lunghe – ne e’ un esempio il matrimonio del principe Harry, durato circa cinque ore – .

Ciononostante, in realta’ non c’e’ da stupirsi per un evento del genere; in Giappone infatti viene tutto calcolato meticolosamente, ne sono il perfetto esempio i treni, che incappano in multe e consueguenti scuse qualora ritardassero di qualche secondo.

Spesso, in occidente, tendiamo a occupare il tempo continuando a procrastinare i nostri doveri; ecco, in Giappone cercano di anticipare i propri doveri per far fronte alla loro necessita’ di tempo.