INQUINAMENTO AMBIENTALE/Il secondo passo verso la consapevolezza

Venerdì 14 febbraio, sempre a Villa Queirolo a Rapallo, ha avuto luogo la seconda conferenza riguardo alla situazione ambientale odierna, dove si è parlato dei vari provvedimenti presi dagli stati europei nei confronti di questa imminente crisi. 

I termovalorizzatori: ecco come la Svezia ha deciso di muoversi

La Svezia è da considerare un paese di  fondamentale importanza per la lotta ambientalista, non solo perchè terra natale della ormai famosa Greta Thunberg, ma soprattutto anche per l’utilizzo dei termovalorizzatori. 

I termovalorizzatori sono dei grandi inceneritori di seconda generazione che bruciano il 99.9% dei rifiuti prodotti in Svezia, inoltre  sono considerabili un’ingente fonte di energia pulita per il paese, vista la grande quantità di calore che producono.

La Svezia si accorse da subito che i loro termovalorizzatori rimanevano per diversi mesi inutilizzati e, di conseguenza, il governo svedese decise di stipulare patti con il Regno Unito, la Danimarca e l’Italia, al fine che questi grandi inceneritori venissero sfruttati al meglio. 

Questi patti consistevano in un utilizzo condiviso dei termovalorizzatori, così che si arrivasse ad utilizzare sempre meno fonti di energia non rinnovabili e dannose per l’ambiente.

L’unico paese a non accettare questa offerta fu l’Italia, che in quegli anni si trovava sotto il governo “giallo-verde”, infatti i politici si mostrarono altamente contrari all’utilizzo di termovalorizzatori svedesi. 

L’Inquinamento: una grande minaccia anche per l’Italia

Più di sei milioni di italiani vivono vicino a zone talmente tanto inquinate che l’aria è diventata nociva , infatti è aumentato a dismisura il rischio di malattie respiratorie e tumori per queste persone. 

Le zone colpite dall’inquinamento oramai sono più di 3000, si va dalle grandi città, come Roma, a cittadine di media grandezza, ad esempio Taranto e Brescia, per poi arrivare a zone veramente piccole, come le rive di fiumi particolarmente inquinati.

Come hanno deciso di mobilitarsi le città italiane e l’Unione Europea

Nella capitale sono state installate 23 stazioni che analizzano le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, 10 di queste hanno rilevato dei valori medi superiori alla soglia tra l’1  e il 12 gennaio 2020; questo ha portato al blocco della circolazione dei mezzi a diesel il 14 gennaio.  

Genova ha impedito la circolazione dei mezzi più inquinanti nel centro città durante i giorni feriali, dalle sette del mattino alle sette di sera, inoltre la situazione è in continuo monitoraggio.

Firenze ha deciso, come Roma, di analizzare le sostanze inquinanti nell’atmosfera, dopo questa analisi è stata bloccata la circolazione ai veicoli a diesel fino al 18 gennaio 2020.

L’Unione Europea ha recentemente preso un provvedimento riguardo alla produzione di plastica monouso: entro il 2021 saranno fuori commercio oggetti di plastica come: piatti, forchette, coltelli e bicchieri. 

Greta Thunberg: la paladina della giustizia ambientale

Una figura molto importante in questa battaglia che combattono ogni giorni milioni di persone in difesa del pianeta è Greta Thunberg, una ragazzina svedese di quasi 17 anni.

Greta, all’età di 15 anni, ha deciso di iniziare a scioperare ogni venerdì da scuola in difesa dell’ambiente, dando origine ad un grande movimento apartitico, che ora conosciamo come “Fridays for Future”. 

Riesce a raggiungere il suo massimo successo durante la Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi nel 2018 in Polonia, dove Greta ha condannato con parole crude, ma che esprimono la realtà che ormai ci circonda da anni, la situazione ambientale odierna. 

Nel suo discorso la ragazza condanna tutti i politici che, incuranti della situazione di non ritorno a cui stiamo andando in contro, continuano a negare la crisi climatica e a non approvare leggi che riducano l’uso di fonti non rinnovabili.

Piccoli cambiamenti che potrebbero fare la differenza

La conferenza si è chiusa con una serie di consigli che possono essere utili a tutti noi per provare a fare la differenza nella nostra quotidianità, nel nostro piccolo. 

Smettere di sprecare acqua, fare la raccolta differenziata, utilizzare la bicicletta o i propri piedi per percorrere brevi distanze, non lasciare luci accese inutilmente e consumare prodotti naturali: questi sono solo alcuni dei tanti consigli che ci vengono dati e che, a lungo andare, possono fare la differenza. 

La prossima conferenza sarà l’ultima delle tre e si terrà di nuovo a Villa Queirolo, venerdì 21 dalle 16 alle 17.

 Siete tutti invitati a partecipare, in un’ora potrete imparare molte cose di cui probabilmente non sapevate neanche l’esistenza o approfondire concetti riguardanti la crisi climatica di cui sapete poco o niente.