TIKTOK/Quando per un’app si muore

TikTok è un’app con la quale gli utenti possono creare brevi video musicali, potendo modificare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti particolari ai loro clip, per renderli più originali. Recentemente è diventato sempre più di moda lanciare e partecipare a sfide (challenge) anche molto pericolose, alle quali prendono parte soprattutto i più giovani che spesso non si rendono conto dei rischi che corrono.
Negli ultimi giorni abbiamo sentito della piccola Antonella, morta a soli 10 anni per aver partecipato ad una sfida popolare sull’app, che viene chiamata “blackout challenge”. La sfida consisteva nello stringersi al collo una cintura e di testare la propria resistenza. Un’altra sfida pericolosa diventata sempre più conosciuta, è la “planking challenge” che consiste nel cogliere di sorpresa gli automobilisti, lanciandosi verso le loro auto in corsa, o addirittura sedendosi o sdraiandosi sul cofano di queste. In estate si è diffusa anche la “balconing challenge”, che consiste nel saltare in una piscina da un balcone o da un balcone all’altro, facendosi, ovviamente, riprendere.
Tutte queste sfide a cui partecipano sempre più adolescenti e soprattutto bambini stanno preoccupando i genitori, che non sanno più come controllare e proteggere i loro figli.
Dopo tutti questi avvenimenti, TikTok ha deciso di prendere alcuni provvedimenti per la sicurezza degli utenti. Infatti a partire dal 9 febbraio, mettendo in atto le richieste del Garante, bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà loro di reinserire la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l’app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso automaticamente. Per identificare con certezza gli utenti sotto i 13 anni, dopo questa prima verifica, la società si è impegnata a valutare ulteriormente l’uso di sistemi di intelligenza artificiale. Inoltre la piattaforma valuterà il suo utilizzo per rilevare i contenuti ritenuti pericolosi o quelli pubblicati da utenti che sembrano avere meno di 13 anni. Intanto verrà lanciata anche una campagna di sensibilizzazione per proteggere tutti gli iscritti all’applicazione.
Saranno sufficienti questi provvedimenti per impedire che accadano altre tragedie come quella di Antonella?

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