WWIII/E’ davvero possibile un nuovo conflitto mondiale?

Quattro giorni fa, durante la notte del  3 gennaio, un raid aereo americano ha colpito un convoglio di auto in transito vicino all’aeroporto di Baghdad.

A bordo c’erano, tra gli altri, due figure chiave: Abu Mahdi al-Muhandis, leader delle Kataib Hezbollah e il generale iraniano Qasem Soleimani, capo della Forza Quds, l’unità d’élite delle Guardie della Rivoluzione iraniane.Entrambi sono rimasti uccisi nell’esplosione.

Qasem Soleimani  era considerato uno degli uomini più potenti del Medio Oriente nonché l’uomo che più di ogni altro aveva contribuito a ridisegnare gli equilibri di potere nella regione nell’ultimo decennio per questo il suo assassinio è dunque un evento importante – probabilmente, senza esagerare, l’atto più folle e pericoloso compiuto dagli Stati Uniti in Medio Oriente dai tempi dell’invasione dell’Iraq nel 2003.

Infatti le prime reazioni rispecchiano l’importanza della cosa: in Iran sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale.

La Guida Supreme Ali Khamenei ha giurato vendetta e presenziato a una riunione del consiglio di sicurezza nazionale per la prima volta dopo anni, l’ambasciata americana a Baghdad ha invitato i connazionali a lasciare immediatamente il paese.

Il primo ministro iracheno Abdel Mahdi ha detto che l’attacco viola le condizioni per la presenza dei soldati americani nel paese (che dovrebbero essere lì per addestrare l’esercito iracheno) e domani il Parlamento iracheno si riunirà in seduta straordinaria, probabilmente per discutere se cacciare o no le truppe americane dall’Iraq.

Anche il resto del mondo sembra essersi accorto che, neanche tre giorni dopo l’inizio del nuovo decennio, è già successo qualcosa di veramente, veramente grave.

Su Twitter, infatti, è in trending topic globale l’hashtag #WWIII e c’è già chi fa paragoni tra l’assassinio di Soleimani e quello dell’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando a Sarajevo nel 1914.

Ma a essere realisti si tratta di preoccupazioni esagerate, causate dal fatto che una possibile guerra con l’Iran è uno spauracchio che angoscia da sempre la società americana.