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LA REALTA'

Sarri-Mancini: secondo voi chi ha ragione?

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di Emanuele

– Mercoledì si é tenuto il match ormai noto tra S.S.C Napoli e Internazionale Milano valido per i quarti di finale di Coppa Italia Tim che ha visto l’Inter uscirne vittoriosa con il risultato di 0-2.
In seguito al secondo goal siglato dalla squadra di Milano l’allenatore dei Partenopei, Maurizio Sarri, ha insultato Alessandro Mancini, allenatore dei nerazzurri, con frasi razziste riguardanti l’omosessualità.
Queste le dichiarazioni dell’ex giocatore della Sampdoria: “Sarri mi ha rivolto parole razziste, uomini come lui non possono stare nel calcio. Si deve vergognare. Negli spogliatoi sono andato a cercarlo, lui mi ha detto ‘ti chiedo scusa’, io ho risposto ‘se tu sei un uomo, sono orgoglioso di essere omosessuale”.
Maurizio Sarri ha voluto rispondere allo Jesino: “Sono cose che capitano nel calcio. Sará stata colpa dell’adrenalina. Chiedo scusa a tutti gli appartenenti al mondo omosessuale”.
A questo punto l’allenatore ex Empoli rischia l’allontanamento dalla panchina per quattro o più mesi e una multa che va dai quindicimila ai trentamila euro.
Voi cosa ne pensate? Sarri sarebbe da “giustiziare” o é stata solo la foga del momento? E secondo voi tutto ciò è accaduto perché in questo periodo storico c’è particolare attenzione al tema dell’omosessualità o per altri motivi? Attendiamo le vostre riflessioni su facebook!

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NIGERIA/Quando lo sport si trasforma in guerra

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Un anno come questo, autore di catastrofi impensabili, non si lascia sfuggire proprio niente: la rabbia spesso è causa di tremendi mali. In un clima dove vittime e perdite non mancano a causa della guerra, ne sopraggiungono altre per tragedie sempre più strazianti. Nigeria, 29 Marzo 2022, con l’eliminazione dai mondiali della squadra nigeriana, in campo scendono i tifosi: infuriati per il pareggio (fatale per l’esclusione dal campionato) gli spettatori hanno trasformato lo stadio in un campo di battaglia. Una partita pareggiata 1-1 con il Ghana ha portato al fallimento della qualificazone al Mondiale in Qatar. Tragedie come questa non dovrebbero nemmeno esistere, eppure sono più attuali di quanto crediamo.

In un clima di scompiglio, rabbia e ribellione da parte dei tifosi, un medico addetto ai controlli antidoping dei giocatori è stato aggredito e ucciso. Non si conosce ancora con certezza la dimanica, ma una cosa si sa per certo: allo stadio nazionale di Abuja è scopppiato il caos. Una rabbia confusa, priva di fondamenti, sfogata su persone e oggetti, ha portato anche a questo: una luce in meno nel mondo dello sport. Anche i tentativi di rianimare la vittima, dopo essere stata percossa e calpestata violentemente dalla folla, sono stati inutili.

Così scompare un uomo, così si distrugge una famiglia: nello scompiglio di una semplice partita di calcio, un risultato sfavorevole ha portato alla morte di un innocente. L’uomo era stato numrose volte chiamato come medico in altri campionati e occasioni negli anni precedenti, ma a causa di persone così spregevoli non potrà prenderne più parte in futuro. Adesso il vuoto non è solo più in quello stadio, su quegli spalti e sul terreno da gioco devastato, ma anche nei cuori di chi lo conosceva.

Perde la vita Joseph Kabungo, che lascia un silenzio così profondo e triste da far riflettere anche i cuori più meschini. E’ bastata questa dimostrazione, qualche zolla di terreno strappata e panchine rovesciate, a insegnare che la guerra non esiste solo all’interno di determinati confini. Nessuno è salvo fuori dalle frontiere, perché a determinare la guerra è l’uomo stesso e i suoi istinti ingiusti, non  soldati e missili. La vera guerra è dentro l’uomo e per quanta paura possa fare, siamo i primi a ostinarci a combatterla contro gli altri. Questa tragica vicenda, per quanto brutale, è solo l’ennesima prova che la violenza è sempre causa e mai soluzione.

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MADRI LAVORATRICI/Come le donne liguri hanno affrontato il Covid

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Mancano ormai pochi giorni all’arrivo dell’estate e, con essa, di quel senso di spensieratezza e leggerezza che i mesi caldi portano con sé. Quest’anno, però, la fine della primavera preannuncia anche un definitivo abbandono delle tanto odiate norme anti-Covid.  (altro…)

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VIRUS/Cosa succederebbe se sparissero tutti?

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Nel corso dei secoli i virus sono stati responsabili di decine di milioni di morti, provocando malattie in parte ancora oggi incurabili. Quest’ultimo anno sarà ricordato per la diffusione della pandemia da Covid-19, che ha mietuto in tutto il mondo migliaia di vittime.  (altro…)

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