Connect with us

NEWS

SPETTACOLO/Taylor Swift: “Midnights”, l’album più venduto del 2022

Pubblicato

il

L’album

Midnights, di Taylor Swift, è diventato in meno di 24 ore l’album più ascoltato in un giorno nella storia di Amazon Music, Apple Music e Spotify, debuttando anche tra le 5 migliori release di sempre su quest’ultima, con oltre 184 milioni di streaming. Quest’incredibile primato ha stupito anche la cantante stessa, oltre che gli esperti del settore e i critici musicali.

Spotify si è complimentata con l’artista su Twitter definendola colei che ha battuto il record dell’album più ascoltato in un giorno nella storia dell’app.

L’album risulta il più acquistato del 2022 anche nella vendita di vinili: oltre 500mila tra vendite online e acquisti in negozio. Secondo Billboard, rivista musicale statunitense, Midnights sarà il disco più apprezzato negli Stati Uniti nel 2022, dove, fino ad ora, ha superato 1.5 milioni di copie vendute.

La storia

Pubblicato il 21 ottobre racconta di 13 notti insonni nel corso della sua vita. È un album personale, una riflessione non una nuova invenzione, un viaggio tra le emozioni, una confessione. È il racconto di come la luce dell’amore possa rompere la coltre della negatività e delle critiche, ma anche di come una storia d’amore possa imprevedibilmente cadere. Il binario della “brava ragazza” corre parallelo a quello della “cattiva ragazza”. Un esempio è nel brano Anti-Hero in cui Swift ci conduce attraverso un tour guidato su tutte le cose che odia di se stessa.

“Si tratta di una collezione musicale scritta nel mezzo della notte, un viaggio attraverso gli incubi e i dolci sogni”, come lo ha definito la cantante. In questo suo decimo e ultimo disco Taylor ritorna al passato ispirandosi al genere pop degli anni ’70.

NEWS

SPORT/Taiji, filosofia applicata al corpo

Pubblicato

il

Il Taijiquan (极拳) è un’arte marziale Tradizionale Cinese praticata da molti secoli, che nel tempo si è sviluppata in diversi stili, quali lo stile Chen, lo stile Wu, lo stile Sun e lo stile Yang.

Prima di vedere quali sono i benefici del Tai ji e le diverse forme e stili di questa disciplina, facciamo chiarezza in merito alla terminologia.

Premetto che nella lingua cinese, i caratteri sono la stilizzazione di antichi “disegni” che tipicamente esprimono concetti anche complessi e strettamente legati alla cultura e storia cinese. Ad aumentare la confusione della traduzione subentra il sistema di translitterazione fonetica. In effetti, quello usato oggigiorno è stato codificato e diffuso in Cina dagli anni ’60. Prima di quel tempo vi erano diversi sistemi codificati dagli occidentali e il più usato era il Wade-Giles.  Il tempo, l’apertura della Cina all’occidente e la difficile e scarsa conoscenza della lingua hanno portato all’attuale e spesso imprecisa scrittura.

Prendendo ad esempio il nostro termine, che nel sistema fonetico cinese si scrive Tai Ji Quan, se utilizzassimo il sistema Wade-Giles diverrebbe T’ai Chi Ch’uan.
Ciò ha portato a non pochi malintesi specie sul termine Ji (Chi) assumendolo al termine corrispondente di “energia” che, nella traslitterazione ufficiale, si pronuncerebbe Qi.  Quindi i tre caratteri che compongono il termine Taiji Quan sono: Tai(太) significa il migliore, il supremo, come Ji(极) è il punto massimo, l’estremo. Insieme indicano l’Origine Assoluta. Aggiungendo Quan(拳), che si può tradurre con pugno, arte marziale o anche movimento, esprime così la sua connotazione di “arte del movimento originario”. In occidente si sono originate svariate traduzioni come “il pugno supremo “, “pugilato della suprema polarità” ecc.… Infatti il Taiji mette in relazione la filosofia taoista della dualità, Yin e Yang, con la medicina tradizionale cinese.
I primi documenti ritrovati che riguardano il Taijiquan risalgono al 1600 con lo stile Chen, mentre lo stile Yang è attualmente il più diffuso e popolare.
Lo stile Wu è invece un’evoluzione diretta dello stile Yang, la cui caratteristica principale è la leggerezza dei movimenti uniti a una grande efficacia sia terapeutica che marziale.
Il Taijiquan è conosciuta per avere effetti benefici sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista fisico in quanto favorisce il controllo dell’equilibrio e il recupero di agilità e forza, soprattutto se praticato da soggetti più anziani.
Riassumendo brevemente i benefici maggiormente documentati dagli ormai numerosi studi medici esistenti sono: equilibrio, forza, miglioramento del sistema cardiovascolare, delle condizioni psicologiche e molti altri studi hanno dimostrato un rafforzamento del sistema immunitario, del sonno e della qualità della vita in generale.

L’analisi dell’efficacia del Taijiquan parte dall’analisi sulle cause che comportano le principali alterazioni dell’andatura e della postura che ormai affliggono una buona parte dei ragazzi. L’esercizio di questa disciplina può, attraverso la pratica costante, contrastare e inibire tutte le problematiche legate alla schiena e altri problemi muscoloscheletrici.

Non vi sono particolari controindicazioni per il Tai Ji. Questa disciplina è infatti adatta per giovani e anziani, sportivi e persone sedentarie.

Tuttavia, se soffri di un problema muscoloscheletrico o di una condizione medica che influenza le tue capacità di movimento, o se stai assumendo dei farmaci che causano vertigini o confusione, prima di seguire un corso di Tai Ji ti consigliamo di chiedere un parere al tuo medico.

Con buone probabilità, sarà lui stesso a spronarti a intraprendere questo meraviglioso viaggio verso l’equilibrio e il benessere fisico e spirituale.

Continua a leggere

NEWS

CALCIO/L’ultima battaglia del sergente

Pubblicato

il

Lo scorso 16 dicembre ci ha lasciati Siniša Mihajlović a causa del deteriorarsi delle sue condizioni di salute, dovuto alla leucemia.

L’ex allenatore del Bologna aveva annunciato la scoperta della malattia in conferenza stampa il 13 luglio 2019: “Ho la leucemia, ma la batterò giocando all’attacco”. Il 29 ottobre 2019 il trapianto di midollo osseo al Sant’Orsola di Bologna, il 22 novembre le dimissioni, ad inizio 2022 i nuovi campanelli d’allarme. Poi l’annuncio della famiglia che ha spento anche l’ultima speranza.

 

Siniša Mihajlović è stato uno dei più grandi campioni appartenuti alla generazione d’oro dei campioni che hanno illuminato i campi da calcio italiani tra gli  anni ‘90 e i primi anni del duemila.

Nella sua carriera da giocatore ha vinto moltissimi trofei:3 titoli nazionali con la Vojvodina (89) e Stella Rossa (91 e 92), due scudetti con Lazio (2000) e Inter (2006), 4 Coppe Italia con Lazio (2000 e 2004) e Inter (2005 e 2006), 3 Supercoppe italiane con biancocelesti 98 e 2000) e nerazzurri (2005). Con la Stella Rossa, oltre alla Coppa Campioni, nel 1991 arrivò anche l’Intercontinentale. Una Coppa delle Coppe con la Lazio nel 1999, una Supercoppa europea nello stesso anno sempre con i biancocelesti.

 

A una gloriosa carriera da giocatore si aggiunge poi una carriera da allenatore degna di nota, nella quale il serbo ha lanciato innumerevoli talenti, uno fra tutti, Donnarumma. 

 

Di Mihajlović, però, mancherà soprattutto quel fare semplice, genuino e quella umiltà fuori dal comune. Un uomo duro, ma con un cuore grande che è stato capace di emozionare milioni di persone, col suo mancino e con le sue parole.

Continua a leggere

DALL'EUROPA

MODA/Un italiano al timone di Luis Vuitton

Pubblicato

il

 

Pietro Beccari è il nuovo amministratore delegato e presidente di Louis Vuitton. Un italiano, dunque, guiderà la marca francese di lusso più nota al mondo fondata da Bernard Arnault. Beccari succederà a Michael Burke. Mentre alla guida di Dior andrà Delphine Arnault, figlia primogenita dell’imprenditore attualmente “uomo più ricco del mondo” secondo Forbes. Un cambio ai vertici che era nell’aria e attendeva solo la conferma ufficiale. Questo è forse il primo dei molti i cambiamenti che attendono il mondo della moda per questo 2023, nel management come nelle direzioni creative.

Pietro Beccari, parmense classe 1967, ha iniziato il suo percorso professionale nel settore marketing di Benckiser (Italia) e Parmalat (Usa), per poi passare alla direzione generale di Henkel in Germania, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della divisione Haircare.

Nel 2006 è entrato in LVMH in qualità di vicepresidente esecutivo marketing e comunicazione per Louis Vuitton, prima di diventare Presidente e ceo di Fendi nel 2012. Da febbraio 2018 è presidente e ceo di Christian Dior Couture, oltre che membro del comitato esecutivo di LVMH.

“Pietro Beccari”, ha commentato Bernard Arnault, fondatore e CEO di LVMH: “ha svolto un lavoro eccezionale in Christian Dior negli ultimi cinque anni. La sua leadership ha accelerato il fascino e il successo di questa iconica Maison. I valori di eleganza di Monsieur Dior e il suo spirito innovativo hanno ricevuto una nuova intensità, supportata da designer di grande talento. La reinvenzione della storica boutique al 30 di Montaigne è emblematica di questo slancio. Sono certo che Pietro condurrà Louis Vuitton a un nuovo livello di successo e di desiderabilità”.

Continua a leggere

Trending