Corso di primo soccorso

Durante il terzo anno di liceo classico ho avuto la grande opportunità di assistere a un corso di primo soccorso, tenuto da alcuni volontari della Croce Rossa del comune di Rapallo, per spiegare a me a ai miei compagni tutte le mosse utili e di intervento per fare la differenza  in una situazione di pericolo e di emergenza. Il corso si è articolato in due giornate,  la prima giornata è stata all’insegna dell’apprendimento teorico, mostrandoci un power point che in maniera molto efficace ci ha spiegato in cosa consistesse il primo soccorso mostrandoci tutte le possibili situazioni di pericolo in cui poter intervenire e il perché fosse utile non solo per i ragazzi ma anche per gli adulti.

Nella seconda giornata invece abbiamo messo in pratica tutte le mosse necessarie per riuscire efficacemente a dare una mano, per esempio su come usare il DAE (Defibrillatore automatico esterno) in caso di attacco cardiaco. Le prime tecniche di soccorso ci permettono in maniera molto veloce di apprendere le condizioni fisiche della vittima e quale tipo di intervento sia meglio adottare. Per prima cosa bisogna chiamare il più presto possibile i soccorsi, evitando di commettere errori molto comuni dati dallo stato ansioso che anziché essere di aiuto peggiorano solo una situazione già precaria. Una buona riuscita dell’intervento infatti è strettamente dipendente dall’attuazione ordinata di  una serie di movimenti e mosse: “la catena”, si tratta di una metafora che con una sola parola riesce bene a sintetizzare tutto cio’ che è necessario per un intervento di successo:

  1. Controllare la situazione intorno , si deve essere sicuri che il posto in cui ci si trova sia sicuro. Per esempio non ci devono essere fumi sospetti, fiamme o instabilità di strutture, l’importante quindi è che non ci sia un’altra vittima.
  2. Chiamare il 118, il numero per le situazioni italiane di emergenza (in alcune località tutti i numeri di emergenza sono stati trasferiti sotto il numero di emergenza unico, il 112) se si pensa che la vittima sia seriamente in pericolo ma si deve comunque restare al suo fianco in attesa dei soccorsi per controllare la situazione.
  3. Capire se la vittima non risponde e se non mostra segni di coscienza , nel caso, in cui la persona fosse completamente priva di sensi cercare di svegliarla chiamandolo avvicinandosi all’orecchio, prima da una parte, poi dall’altra dicendo “Signore mi sente?” se non c’è una reazione si deve provare a scuoterlo all’altezza delle spalle, se in questo caso la vittima riprende conoscenza si deve provvedere a dirle di non muovere la testa o il corpo.
  4. Se la vittima invece non da segni di risposta si deve ricorrere a una procedura chiamata ABC, acronimo inglese di air way, breathing e circulation. Per iniziare l’ABC il soccorritore deve porre la vittima su una superficie liscia e piana con le braccia allineate al corpo e con il collo scoperto
  5. Bisogna poi aprirgli la bocca,iperstendergli la testa e il collo per controllare se le vie aeree sono bloccate o se la persona respira con il GAS
  6. GAS: guardare, ascoltare e sentire, per vedere movimenti del collo, del torace, bisogna fare ciò nell’arco di 10 secondi.
  7. Nel caso più grave se la persona è priva di sensi, dunque non presenta segni di risposta, non respira o non ci sono pulsazioni, ci troviamo di fronte a un caso di attacco cardiaco, in cui è fondamentale provvedere subito al massaggio cardiaco, quest’ultimo consiste in 30 compressioni e 2 ventilazioni, il tutto per tre volte e le compressioni devono abbassare il collo a 5 cm.
  8. Alla fine quando arriva l’ambulanza, bisogna accendere e usare il DAE, che con una voce automatica registrata indicherà tutte le procedure che bisogna mettere in atto per salvare la vittima.
  9. Questi step devono essere usati sugli adulti perché per i bambini occorrono altre procedure, meno invasive, per esempio al bambino non si deve assolutamente iperestendere la testa perché è più grande del corpo.

Nel caso in cui ci trovassimo di fronte a un bambino bisogna attuare 5 insufflazioni alternate (?)

HEART MASSAGE

Il soccorritore si deve inginocchiare di fianco al collo, con le sue gambe e le sue spalle a livello della persona ferita. Bisogna rimuovere o tagliare i vestiti ,se necessario. Le manovre richiedono un contatto con il collo per assicurarsi la corretta posizione delle mani. Bisogna poi posizionare le mani sopra lo sterno, una sopra l’altra, al centro del petto. Per essere corretto il petto deve sollevarsi di 5/6 cm ad ogni compressione. Ogni 30 compressioni si devono effettuare 2 respirazioni artificiali, insufflazioni. Alla fine bisogna spiegare alla ambulanza tutte le mosse effettuate.

E’ stata un’esperienza molto utile e interessante, ho imparato che se ci si trova nel posto giusto al momento giusto si può fare la differenza, se si conoscono  gli steps di primo soccorso si può salvare una vita. Consiglio a tutti di partecipare al corso perché in una situazione di pericolo si puo’ fare la differenza tra la vita e la morte.

 

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La memoria è per o contro la