COVID-19/Israele covid free

Domenica 7 marzo ad Israele è stata una giornata di festa. Proprio lì, infatti, sono state riaperte tutte le attività: ristoranti, alberghi, cinema, palestre, stadi, musei, tutto! Le mascherine sono state riposte nei cassetti o gettate via.

A Tel Aviv, le località balneari sono molto affollate, i ristoranti tutti i prenotati, a pranzo e a cena, e, venerdì 19 Marzo la famosa cantante Noa terrà il suo primo concerto dopo il lockdown, i cui biglietti sono già introvabili da parecchi giorni. 

Mentre da noi in Italia le scuole sono ancora chiuse e le regioni si trovano in bilico tra zone rosse e zone arancioni rinforzate, in Israele, un paese con circa 9 milioni di abitanti, sono riusciti a lasciarsi il covid alle spalle, grazie ad una efficientissima campagna vaccinale: rapida e molto ben organizzata.

La corsa ai vaccini  è iniziata il 20 dicembre dello scorso anno, circa una settimana prima rispetto all’Europa ma con una differenza significativa: i vaccini in Israele c’erano. Con 62 mila iniezioni giornaliere prevedono che entro la pasqua ebraica, che finirà il 4 aprile, la popolazione sopra ai 16 anni sarà interamente vaccinata. La parola fondamentale è stata fare in fretta, consapevoli che l’unico modo per riaprire le attività, e quindi poter ritornare alla vita normale fosse arrivare all’immunità di gregge. Ai vaccinati poi è basato scaricare un applicazione sul telefono per ottenere il green pass, cioè un passaporto per la libertà, esibendo questo documento si può entrare ovunque: palestre, cinema, teatri, ecc.  Certo, dietro tanto sprint c’è anche la politica, il prossimo  23 marzo si terranno infatti le quarte lezioni in due anni e grazie questo  successo il premier Nethanyahu conta di poter vincere ancora.

La notizia però più importante e senza dubbio positiva è un’altra,  infatti se Israele è riuscito a tornare alla normalità in brevissimo tempo è perché sicuramente il vaccino funziona, quindi, se vogliamo riuscire anche noi a liberarci del lockdown e delle restrizioni che limitano le nostre vite la strada è una sola, dobbiamo iniziare a correre per permettere a tutti gli Italiani di potersi vaccinare.