DIARIO SCOZZESE/Day 10 – Sogni e tormenti di una fotografa
Salve a tutti telespettatori di Sharing.School, siamo in diretta anche oggi con i nostri inviati a Edimburgo, per un nuovo episodio del Diario scozzese. Caterina a te la linea.
Buongiorno, quest’oggi vi racconterò il decimo giorno di quest’avventura.
Alle ore nove, facendoci strada tra le fredde strade di Edimburgo, io e la mia “collega” Daniela arriviamo sul posto di lavoro in perfetto orario, ma essendo che fra tutti i puntualissimi scozzesi noi abbiamo beccato quelli sempre in ritardo, possiamo fare un giro nel supermercato di fiducia per comprarci il pranzo.
Dopo una strenua lotta su chi tra noi due avrebbe dovuto pulire il bagno, veniamo a conoscenza della piacevole notizia che ci sarebbe stata June (l’adorabile signora delle pulizie).
Veniamo quindi messe subito all’opera.
Mentre Daniela rimane al piano di sotto a modificare foto di fatine o cani – i soggetti preferiti dallo studio fotografico – io mi ritrovo ad allestire il set di un servizio a tema supereroi.
Senza nascondere la mia felicità inizio a sistemare massi (ma non pietre) finti in giro per la stanza per darle un aspetto in stile post apocalittico.
Mi preparo, super emozionata, pronta ad aiutare un giovane supereroe ad ottenere foto che lo ritraessero nelle sue pose migliori.
Le mie speranze però vengono infrante quando mi viene riferito che avrei dovuto preparare le cartelline da spedire ai clienti, mentre il posto d’onore da aiutante del supereroe viene affidato a Daniela (devo ammettere che porto ancora un po’ di rancore).
Dopo un rifocillante pasto a base di zuppa ci viene comunicato che per grazia divina possiamo uscire mezz’ora prima da lavoro.
Grazie a questo tempo guadagnato decidiamo di andare a fare visita ad un nostro compagno, il quale lavora in una charity vicino al centro cittàe veniamo servite da un Emanuele in veste di perfetto cassiere.
Successivamente ci dirigiamo verso la “Casa dello Studente”, vicino all’Università di Edimburgo.
Lì, con la supervisione del professor Timossi, ci siamo disperate nel tentativo di capire matematica: esperimento fallito miseramente.
Nel viaggio verso l’hotel abbiamo scoperto la passione di tutto il gruppo per gli indovinelli, che ci hanno perseguitati per tutta la serata.
Dopo cena ci rechiamo al pub “The Sheep Heid Inn”, ma dopo pochi minuti veniamo cacciati dalla proprietaria in malo modo, allora scoraggiati e sobri ce ne ritorniamo in hotel pronti a cadere tra le braccia di Morfeo.