ROSARIO LIVATINO/Una vita per la giustizia
Chi era Rosario Livatino?
Rosario Livatino è stato un magistrato italiano, ucciso dalla mafia, che tra poco tempo verrà beato e reso martire dalla Chiesa Cattolica.
Nacque a Canicattì nel 1952, durante i suoi studi al liceo classico Ugo Foscolo prese parte nell’Azione Cattolica, atto che lo formò nel seguire il suo cammino. Nel 1971 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Palermo dove si laureò con il massimo dei voti nel 1975, due anni dopo iniziò a lavorare come vicedirettore in prova nell’Ufficio del Registro di Agrigento. In seguito, dopo aver passato le graduatorie per la magistratura italiana tra i primi posti, fece un anno di prova al Tribunale di Caltanissetta. Un anno dopo divenne sostituto procuratore nella Procura di Agrigento.
Venne quasi subito preso di mira dalla Stidda, la mafia agrigentina in contrasto con Cosa Nostra, dopo che grazie alle sue indagini sugli interessi economici della mafia, l’intreccio e la conseguente corruzione tra gli affari e le organizzazioni criminali e la guerra di mafia a Palma di Montechiaro avevano portato molti arresti. Nel 1990 diventò un giudice a latere e venne ucciso da quattro killer assoldati dalla Stidda perché: –perseguiva le cosche mafiose impedendone l’attività criminale– . Molto devoto, testimoni i suoi scritti, Papa Giovanni Paolo II lo definì martire della giustizia e indirettamente della fede. Sono state raccolte circa 4000 pagine di testimonianze sulla vita del giudice che fanno fede ai racconti delle persone che conosceva, il tutto venne spedito a Roma presso la Congregazione delle Cause dei Santi. Dopo molti anni in fine Papa Francesco il 21 Dicembre 2020 ha riconosciuto il martirio di Rosario Livatino e avviato il processo di beatificazione.
Rosario non era un ragazzo come tutti, era diverso perché è stato un eroe, un esempio di vita, dedicata alla giustizia e alla fede in onestà. Un ragazzo che è stato portato via troppo presto e che sicuramente avrebbe portato chiarezza in un posto che ancora oggi è avvolto nell’oscurità.