COVID/Il vaccino è tra noi

Perché si è voluto sviluppare il vaccino?

Alla fine dell’anno 2019, mentre tutti noi pensavamo a festeggiare, arrivò una notizia dalla Cina, che in un attimo fece il giro del mondo. La notizia riportava infatti una nuova specie di virus, che all’inizio veniva trasmesso solamente tra gli animali. Questo virus, chiamato Coronavirus, velocemente iniziò ad espandersi per tutti gli stati del mondo e con la stessa velocità a mettere con le spalle al muro tutta la nostra comunità. Infatti i contagi si alzarono e con questi anche il tasso di morte. In poco tempo il mondo si trovava con centinaia di migliaia di infetti e migliaia di morti al giorno.

Con l’arrivo del Covid-19 e con il suo svilupparsi per tutto il mondo, fin da subito si pensò che la cosa più efficace da fare fosse produrre un vaccino, per fermare la pandemia e tornare così alla vita di tutti i giorni. Tutti erano d’accordo su questa scelta, ma ci sarebbe voluto molto tempo poiché il virus sviluppatosi era sconosciuto, nuovo! Come si era pensato, infatti, per lo sviluppo del vaccino sono stati necessari molti mesi. Solo dopo aver apportato molte modifiche e averlo testato, si è creato finalmente il primo vaccino anti Covid-19, la cui somministrazione è partita a fine Dicembre 2020. 

 

Cos’è, a cosa serve, come agisce?

Il vaccino anti Covid-19 è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS CoV-2, il virus responsabile di Covid-19.Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia. Il vaccino anti Covid-19 viene somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra.

Andando più nello specifico, il vaccino permette al nostro organismo di produrre in tutta autonomia la proteina spike, che si ritrova a contornare tutto il virus e che attraverso un sistema chiave serratura garantisce al virus stesso l’ingresso nelle nostre cellule. Grazie all’mRNA che riceviamo con il vaccino, la proteina viene prodotta in grande quantità proprio  dalle nostre cellule.  Una volta sintetizzate le proteine spike, il nostro organismo  attiva il sistema immunitario  e produce gli anticorpi necessari per difenderci dal virus. Solo così quando arriverà successivamente il virus sapremo come difenderci. La tecnica è davvero innovativa ed è questo che genera molto timore. Molti non conoscono i protocolli che seguono gli scienziati.  Le procedure sono sicure e garantiscono al 95% la copertura verso il virus. 

 

Quali sono gli obiettivi del vaccino contro il Covid-19? 

L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è raggiungere al più presto l’immunità di gregge per il SARS-CoV 2. La campagna è partita il 27 dicembre, a seguito dell’approvazione da parte dell’EMA (European Medicines Agency) del primo vaccino anti Covid-19. Dopo una fase iniziale, che dovrà essere limitata, per il numero di dosi consegnate, la campagna si svilupperà in continuo crescendo. I vaccini saranno offerti a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di essere infettato dal virus (età, patologie, tipi di mansioni lavorative, ecc…), dai diversi tipi di vaccino e della loro disponibilità.

I vaccini sono sicuri?

La domanda che sale più spontanea è questa, ovvero se i vaccini anti Covid-19 siano veramente sicuri. Sì. I vaccini sono sicuri. Questi infatti, vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione della sicurezza in base ai test e agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.

A chi verranno somministrati i primi vaccini?

Operatori sanitari e socio-sanitari. Le prime persone che riceveranno il vaccino saranno gli operatori sanitari e socio-sanitari, tra questi troviamo infermieri e medici che hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili.

Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. Un’elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono ad alto rischio di malattia grave, a causa dell’età avanzata, la presenza di molteplici patologie e la necessità di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane. 

Persone di età avanzata. Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull’età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di malattie aumenta con l’età. Pertanto, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione. 

Grazie a questa procedura, piano piano si arriverà a stabilire l’immunità di gregge che consiste nel raggiungere  un numero talmente elevato di persone immuni, da complicare al virus la possibilità di trovare ospiti indifesi in cui riprodursi.

Il futuro vaccino italiano…                                                      

Il futuro vaccino italiano anti Covid-19 sta viaggiando verso la Fase 2 della sperimentazione (in tutto sono tre fasi), sviluppato da Reithera e presentato il 5 gennaio 2021 allo Spallanzani. Il futuro vaccino, grazie ai test fatti è risultato molto più efficace rispetto a vaccini sviluppati in altri paesi. Un altro aspetto molto positivo è che il vaccino non ha avuto alcun effetto negativo, contro le 45 persone vaccinate, nei primi 28 giorni. Il 92,5% delle persone vaccinate ha sviluppato anticorpi rilevabili. Il composto viene somministrato con una sola dose. L’obiettivo è di concludere la fase tre entro l’estate, così da permettere l’immunità delle persone e tornare finalmente alla vita che abbiamo sempre sognato.