AMBIENTE/A Rapallo parte la guerra della plastica

Da oggi parte a Rapallo la “rivoluzione” della plastica, lungo alla fascia costiera e sul lungomare cittadino è stato applicato il divieto di consumo di plastica monouso non biodegradabile o non biocompostabile.

Questa è la normativa stabilita il 27 dicembre scorso dalla giunta comunale di Rapallo.Anche il municipio attuerà un piano per ridurre la plastica,sono già state messe al bando le bottigliette di plastica sostituite da borracce e bottiglie in vetro.

In questi mesi verrà abolita completamente la plastica usa e getta negli uffici, nelle sedi delle attività comunali e nelle iniziative organizzate dalla pubblica amministrazione.

Il documento intitolato “Rapallo Plastic free-Disposizioni per contrastare l’aumento dei rifiuti in plastica nel mare” era stato proposto il 12 settembre scorso da Isabella De Benedetti, capogruppo in opposizione del Movimento Cinque Stelle.

Il documento è stato poi firmato dal l’unanimità, il 27 dicembre scorso la giunta comunale rapallese ha tracciato le linee e da oggi i provvedimenti entrano in vigore, anche se ancora non sono state previste delle sanzioni.

Da oggi, secondo la documentazione, gli esercenti di attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, gli operatori del commercio su aree pubbliche (sia fissi che itineranti) dovranno distribuire ai clienti posate, piatti, bicchieri, cannucce, sacchetti monouso e prodotti per l’igiene esclusivamente in materiale biodegradabile, o compostabile o riutilizzabile.

Le stesse norme saranno in vigore in occasione sia di feste pubbliche che private organizzate sul territorio comunale. I vari oggetti dovranno poi essere smaltiti in modo corretto ed essere inseriti nel ciclo di raccolta.