Maggio, studente fatti coraggio!

di Claudia Demontis

– Ogni anno, ciascuno di noi non può dissimulare davanti al crescente sospiro che emettiamo ogni volta che ci sentiamo ripetere quella frase. Ad oggi, i giorni che mancano alla fine della scuola, escludendo quei martiri dei maturandi 2016, a cui va tutto il nostro pensiero, li possiamo ormai contare sulle falangi dei nostri arti: dalle 72 alle 120 ore ci separano dall’estate e da quella lista di piani che, quotidianamente, ripetiamo mentalmente come una preghiera- quasi fosse possibile farsì che ci ritrovassimo, immediatamente, direttamente sul divano a sorseggiare estathé- sperando che ciò possa alleggerire i nostri sforzi.
Se si escludono bocciature, malanni, assenze e gite, ciascuno di noi ha passato, passa e passerà, nel corso dell’intero percorso scolastico della sua vita (elementari, medie e superiori), circa 17.765 ore a scuola; le quali corrispondono a circa 740 giorni, interi, della nostra vita passati tra i banchi.
Molti di noi rimarrebbero scandalizzati nel sapere di aver passato l’equivalente di ben due anni, una settimana e tre giorni rinchiusi in uno degli edifici da loro maggiormente sofferti.
Eppure ora siamo a maggio e, se per molti è una grazia divina, per alcuni rappresenta un campanello d’allarme; come sempre, possiamo notare le palesi manifestazioni dell’esaurimento fisico e psicologico che lentamente ci ha logorato negli 8 mesi precedenti: alcuni tentano di riacquistare l’equilibrio mentale andando al mare o passeggiando in giro sfidando il meteo, molti passano i pomeriggi rinchiusi in casa a strafogarsi di cibo, eliminare l’ultima parte di vita sociale in serie televisive , altri stanno, forse, scoprendo cosa significhi studiare ma, per la maggioranza, tutto questo “esaurimento” non è altro che l’equivalente del “#mainagioia” nell’ambito scolastico; perché siamo a maggio e ci sono alcuni di noi che stanno correndo per recuperare materie, altri che cercano di non far crollare la media traballante delle proprie, come se fosse un castello di carte, ed infine, molto rari, ci sono coloro che hanno il cuore in pace che aspettano l’estate con aria annoiata.
“Fatti coraggio”, noi ci abbiamo provato davvero ma, in questo momento, abbiamo tutti la testa fra gli ombrelloni e di pensare alle ultime verifiche e interrogazioni, di impegnarci, non troviamo proprio più gli stimoli. Ma ragazzi, manca davvero poco, queste saranno le estati più belle della nostra vita perché le abbiamo desiderate, sognate, pianificate per tutto l’anno. Non avremmo mai più vacanze così lunghe, liberatorie, assurde come queste, neanche quando la scuola sarà finita e noi lavoreremo.
Ed ora ne abbiamo, probabilmente, fin sopra la testa, in bilico tra il sentirsi nauseati o sollevati all’idea che manchi così poco ma, dobbiamo tenerci a mente che, quando la scuola sarà finita, noi giovani sognatori saremo seduti di nuovo ad un banco, quello della vita.
Studente fatti coraggio sì, ma non solo a maggio.

Maggio, studente fatti coraggio!

Sounds Live Feels Live!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *