Tutto ciò che forse non sapete riguardo l’alternanza scuola-lavoro.

Nel mondo scolastico ormai tra i vari impegni, verifiche e tempo dedicato allo studio si è aggiunta un’altra incombenza chiamata: Alternanza scuola-lavoro. Ma sappiamo davvero tutti di che cosa si tratta?

– Di Laetitia

CHE COS’È L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’alternanza scuola-lavoro è una delle innovazioni più significative della riforma chiamata “La Buona Scuola” del 2015. Essa consiste in un monte ore da svolgere durante l’ultimo triennio delle scuole superiori (200 per i licei, 400 per i tecnici e i professionali). L’obiettivo di questa attività è di trasmettere alcuni contenuti scolastici non attraverso la classica ora di lezione, bensì attraverso il lavoro. Il lavoro diventa così “luogo di apprendimento”, attività grazie alla quale impariamo meglio le cose che normalmente si studiano a scuola. È un modello di apprendimento che mette al centro l’esperienza.

COM’È STRUTTURATA AL DA VIGO – NICOLOSO

L’alternanza (chiamata Asl) si compone di un monte ore suddiviso in una parte teorica di circa 90 ore (dedicata al primo soccorso, alla sicurezza sul lavoro e alla cultura d’impresa) e in una parte pratica composta da più stage e progetti da svilupparsi sia in aula, sia in vere e proprie imprese o enti pubblici. Ogni classe ha un suo “progetto di classe” del valore di circa 30 ore cui si affiancano diversi progetti trasversali. Il progetto è fondato su una partnership tra un ente esterno e la scuola i quali stipulano una convenzione che prevede tempi e orari di lavoro (in cui la scuola attiva l’assicurazione INAIL), obiettivi formativi, tutor aziendale che valuta le competenze specifiche maturate, tutor di classe che valuta, invece, le competenze trasversali sviluppatesi all’interno del progetto. Infine è prevista la presenza di un docente che trasforma le valutazioni per competenze in un vero voto che – come tutti gli altri – concorre a fare media nella disciplina individuata. Allo studente spetta altresì completare un’autovalutazione del progetto attraverso un questionario predefinito. Se lo studente partecipa alla formazione teorica e al progetto di classe raggiunge, senza altro sforzo, le 200 ore previste. Occorre considerare inoltre che, da quest’anno, anche tutti gli stage linguistici prevederanno al loro interno 15-20 ore di Alternanza all’estero che, ovviamente, va ad implementare il curriculum dello studente su cui si fonderà tutta la nuova Maturità. Pare importante sottolineare che l’Alternanza è scuola a tutti gli effetti e quindi l’idea che faccia “perdere ore” è sbagliata in sè: siamo solo di fronte ad un modo diverso di vivere la scuola e di imparare.

– Di Lucrezia e Luca

I PROGETTI IN FRANCIA E TURCHIA

In Francia le cose sono decisamente diverse e il modo di affrontare l’esperienza è molto più idealista, qui lo stage – infatti – comprende generalmente tutti gli studenti di terza media e prima superiore. L’alunno è spinto dalla scuola a trovare qualche azienda o ente disposto a offrirgli un posto di lavoro con cui la scuola stipulerà in seguito un contratto, permettendo allo studente di farsi un’idea più ampia sul mondo degli adulti e in certi casi di cambiare opinione sul lavoro che vorrebbe fare dopo gli studi. Quest’esperienza fa capire concretamente qual è la difficoltà del trovare un lavoro e l’impegno che ciò richiede (ovviamente nei casi in cui lo studente non trovi nessun posto, la scuola s’impegna a trovargliene uno). Il tempo previsto per lo stage è di una settimana, durante questo periodo le classi non hanno lezioni a scuola e i singoli alunni si recano sul posto di lavoro. Il tirocinio è di 8 ore al giorno per 6 giorni dove s’imparano molte cose anche se è del tutto assente la dimensione didattica e progettuale dell’attività. Infatti, da questo punto di vista, è tutto più semplificato e il risultato è che le ore di Alternanza sembrano una “cosa in più” rispetto al tempo scuola tradizionale.

In Turchia, infine, molti caratteri del progetto sono diversi rispetto all’Italia: l’istruzione e l’integrazione nel mondo del lavoro è uno di questi. La struttura e tipologia delle scuole superiori, per esempio, è atipica anche rispetto agli altri paesi: esistono tre differenti scuole superiori. La prima è un normalissimo liceo con le stesse caratteristiche di un qualunque liceo italiano, la seconda, stando a testimonianze di una ragazza del posto, è la peggiore a causa del metodo d’insegnamento usato e della minor varietà di materie, la terza invece è specifica per studenti che non puntano a studiare in un’università ma piuttosto vogliono cominciare a lavorare presto. Quest’ultima prevede pertanto un orario scolastico che integra maggiormente un’esperienza sul campo lavorativo, dove gli studenti sono occupati in una vera e propria alternanza scuola-lavoro, con le ore di scuola. Le maggiori possibilità di scelta permettono ad uno studente di avere chiare idee sul futuro già dal momento dell’iscrizione alla scuola.

– Di Federico Lobiano

PRO E CONTRO DELL’ALTERNANZA (IN ITALIA)

Questa Riforma, però, come molte cose, ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.

PRO

Dà l’opportunità ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro e apprendere gli aspetti più importanti di un impiego per il domani, ma soprattutto s’impara perché l’esperienza si fa sul campo e non su di una sedia. L’alternanza permette di creare gruppo, conoscere nuove persone, instaurare amicizie e incrementare le capacità organizzative necessarie ad un team.

CONTRO

L’alternanza scuola lavoro porta via ai ragazzi moltissimo tempo che deve essere ridefinito sulla base di un’organizzazione settimanale molto diversa. Infatti 200 ore sono più di un mese lavorativo, mentre 400 son ben due mesi e mezzo! Ed inoltre ogni progetto è obbligatorio ed essendo tale deve essere completato entro una data stabilita, cioè l’anno della maturità, senza aver mai superato il 25% di assenze previste da ogni iniziativa. Un altro piccolo problema è che se si inizia troppo tardi con i progetti non si ha più il tempo di poter recuperare tutte le ore previste, quindi, un consiglio per tutti i nostri coetanei è molto semplice: organizzatevi, infatti l’alternanza ormai è una strada inevitabile. E senza possibilità di ritorno.

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