Hai paura del tuo futuro?

Di Alessia

Purtroppo, sempre più ragazzi non hanno certezze in campo lavorativo, anche se laureati e con master; allora viene spontanea la domanda “perché?”.


Perché studiare se poi non si ottiene niente?
Perché da piccoli ci invitano ad essere ambiziosi se poi dobbiamo accontentarci di fare lavori part-time che in realtà non abbiamo mai desiderato o immaginato nel nostro futuro?
E allora, perché spendere soldi per l’università, l’appartamento per chi è fuori sede, i libri scolastici, l’abbonamento del treno e così via?
Ogni giovane si pone queste domande e più di tutti gli studenti che affrontano la maturità, che devono fare uno dei passi più importanti della loro vita: decidere in che campo vogliono studiare.
Per questo il 14-15-16 novembre, gli studenti del liceo Da Vigo si sono recati a Genova per assistere all’ orientamento universitario, dove erano presenti numerosi stand e conferenze riguardo ai corsi e alle facoltà proposte.
Ognuno poteva confrontarsi con studenti immatricolati, i quali hanno cercato di rispondere al meglio ad ogni nostro dubbio riguardanti il proprio futuro.
In più, vi erano anche università milanesi (quale la IULM e il NABA), corsi per estetiste, stand di carabinieri, forze armate e guardia di finanza.
Insomma, un po’ per tutti i gusti.
Eppure, confrontandoci tra noi che frequentiamo l’ultimo anno, nessuno si sente in grado di prendere una decisione.
Molti corsi sono a numero chiuso, come medicina e chirurgia e professioni sanitarie che, contrariamente dai dati di Eduscopio, che si occupa di stilare la classifica delle scuole italiane basata sul rendimento degli studenti, sono ambiti da molti ragazzi.
Proprio per questo motivo, nasce la paura di non essere in grado di superare i test.
Le selezioni sono sempre più rigide, basti pensare ad ostetricia dove solo 20 persone in tutta la liguria possono frequentare il corso o a fisioterapia, dove 1 persona su 20 riesce ad entrare.
Per questo, molti cercano di studiare in altre università, dove il numero di ammissioni è superiore.
Però in questo caso la preoccupazione aumenta, perché in tanti non riuscirebbero a pagarsi l’affitto, le rette universitarie e i volumi scolastici, studiando e lavorando allo stesso tempo.
Se però ne vale della nostra passione, l’importante è rimboccarsi le maniche studiando per tempo e avendo fiducia nelle proprie capacità, perché se non l’ abbiamo noi, cosa faranno i nostri superiori, chi realizzerà il nostro futuro?

Hai paura del tuo futuro?

SOS Ragazzi in fuga

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