#Oltreilpianoforte/Gianluca D’Amico: l’intervista e il video in esclusiva!

A cura della redazione scuola

– Oggi Sharing ha deciso di proporvi un’intervista speciale. Siamo riusciti a farci raccontare qualcosa da Gianluca D’Amico, ex allievo della nostra scuola, riguardo al suo mondo, alla sua vita e alla sua passione per la musica. Molti di voi probabilmente ne avranno già sentito parlare grazie alle numerose esibizioni che in questi anni ha proposto alle assemblee artistiche del Da Vigo ma, per chi ancora non lo conoscesse, ecco qui un’intervista che cercherà di rispondere a tutte le vostre curiosità!

Da quanto tempo suoni? E com’è nata questa passione?

Ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte a 4 anni, sono già 17 anni che poso le mani sui tasti bianchi e neri. Credo che questa passione non sia mai nata dal nulla ma ci sia sempre stata, non ricordo un solo momento in cui la musica non sia stata protagonista della mia vita, quando ero nella pancia di mia mamma mi facevano addirittura ascoltare Beethoven.

È stato difficile conciliarla con la scuola?

La scuola in generale non è mai stata un grosso problema per proseguire i miei studi pianistici, anche se ho dovuto fare un po’ di sacrifici. Forse se mi fossi concentrato di più sulla musica ora avrei quasi finito il percorso accademico che mi porta alla laurea di pianoforte; sono convinto però, che ognuno abbia i propri tempi. Prima della seconda liceo non ero ancora sicuro di voler far diventare la mia passione il mio lavoro. E’ stato proprio l’applauso, dopo la mia prima esibizione al teatro delle Clarisse di Rapallo nel lontano, ma così vicino 2012, a chiarirmi le idee.

Sei abituato a lavorare più su un genere classico o a volte cerchi di sperimentare anche qualcosa di nuovo? Quali sono i tuoi modelli di riferimento?

Non ho un genere predefinito, nè gusti troppo decisi. Tecnicamente parlando, la Musica Classica dà molte soddisfazioni e permette di esplorare lati della mente e dell’anima che certi generi in voga nei nostri giorni non permettono di fare.
Suonando anche la batteria ho anche avuto modo di dedicarmi a tutta quella musica che di solito si considera lontana dagli “smoking e dai farfallini dei teatri”, come rock, punk, funk, indie-rock, in modo da poterne apprezzare l’intensità e l’energia.
Per quanto riguarda la composizione, invece, cerco di fondere sempre tutte le influenze in pochi minuti di pezzo, si passa così dalla musica classica (per lo più romantica), al Jazz, al Pop e al minimal, così da poter raggiungere più persone possibile.
Per ora non ho modelli anche perchè tra presente e passato abbiamo un’infinita quantità di musica da scoprire, ascoltare e conoscere.

Spesso si dice che la musica faccia dimenticare per un attimo ciò che ci circonda, è cosi anche per te? Che ruolo ha nella tua vita e cosa provi quando suoni?

Trovo che sia più adeguato definire l’atto di suonare come un Viaggio. Quando ci si ritrova su un palco e si mette il proprio cuore sui tasti di un pianoforte, tutto ciò che esce trascina l’ascoltatore con sè in un mondo parallelo, un mondo che fonde insieme gli spettatori e l’esecutore: per alcuni può provocare senzazioni positive, per altri negative, ma comunque si tratta di uscire dalla realtà per incontrare un mondo molto più intenso e profondo, a volte più veritiero.
Tutto questo, però, si ottiene con un pubblico che sa ascoltare, che presta attenzione e si apre a qualcosa di nuovo; se non c’è voglia e impegno da entrambe le parti, possiamo pure ascoltare un metronomo (il cui suono è un semplice ticchettio) che il risultato è lo stesso.

Hai ormai finito il lungo percorso del liceo, ora stai ancora seguendo la strada della musica o hai deciso di dedicarti ad altro?

Sto studiando pianoforte classico al Conservatorio di Parma e finito questo triennio penso inizierò il triennio di composizione, inseguendo il sogno di comporre colonne sonore per film.

Hai un consiglio da dare ai giovani lettori di Sharing che come te hanno una passione e forse un sogno nel cassetto?

Consiglio di non avere fretta, e di capire bene cosa si vuole ottenere dalla propria vita. Se siete fortunati e avete compreso per cosa siete portati, ordinate le idee e rimboccatevi le maniche. Rincorrete il vostro sogno e, passo dopo passo, costruite la vostra carriera, la vostra cultura e la vostra voglia di scoprire il mondo. Non arrendetevi al “dio denaro” e non mollate, c’è sempre tempo per farsi forza e raggiungere anche un piccolo ma molto soddisfacente obbiettivo.

Ringraziamo moltissimo Gianluca per la sua disponibilità e per aver condiviso con noi anche questo video di una sua esibizione. Vi proponiamo una sua improvvisazione al pianoforte che siamo sicuri vi piacerà. Non dimenticate di lasciare un like!

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