Paura a Chiavari al Marconi-Delpino: esistono ancora le responsabilità?


di Caterina D’Amico

– Ieri mattina gli studenti del liceo delle Scienze Umane e dell’Economico Sociale Marconi-Delpino sono tornati a scuola ed hanno trovato finalmente rimedio ad una spiacevole sorpresa:

giovedí scorso verso le ore 13:00 nell’atrio della succursale, al Maria Luigia, è caduto un pezzo d’intonaco ed è stato proprio questo che ha dato origine a proteste da parte degli studenti. I ragazzi erano decisi a scioperare essendo convinti che il giorno dopo sarebbero dovuti andare a scuola regolarmente, ma la Preside però attraverso una circolare ha informato gli studenti che solo cinque classi su diciassette sarebbero dovute andare a scuola, essendo dodici classi state dichiarate non agibili.

Il giorno dopo, in mattinata, alcuni studenti si sono presentati ugualmente davanti alla scuola per scioperare: una prima, la cui classe era tra quelle non agibili, una quarta, la cui classe invece era agibile nonostante si trovasse al di sopra del luogo del cedimento e ragazzi di altre classi; gli studenti scioperanti si sono diretti con cartelloni verso il comune per far valere i propri diritti. Dopo essere stati ripresi dagli uomini delle forze dell’ordine sono tornati a scuola, quindi hanno incontrato la preside per un colloquio chiarificatore.

Abbiamo raccolto qualche testimonianza da parte di diversi ragazzi dell’istituto per sapere cosa hanno provato: “Mi sono spaventata, perché ho pensato che sarei potuta esserci io lí o qualcun altro e mi fa tristezza pensare che le strutture scolastiche, siano sempre cosí malandate” dice Margherita; Andrea dichiara: “sono arrabbiato perché la scuola dovrebbe essere il posto piú sicuro e invece sembra non essere cosí”; Giada invece ci dice che “noi passiamo la maggior parte del nostro tempo a scuola e quindi dovrebbe essere il posto piú sicuro al mondo, e pensare che qualcuno avrebbe potuto farsi davvero male preoccupa. C’é chi dice che fosse solamente un pezzetto d’intonaco, ma non é la prima volta che la nostra sicurezza viene messa a rischio dalla negligenza degli organi che invece dovrebbero garantircela, bisognerebbe imparare dagli errori”; altri ragazzi sostengono che sia stato tutto eccessivamente enfatizzato e che per un po’ di intonaco non bisognerebbe allarmarsi cosí tanto; altri infine hanno sostenuto che scioperare é stato un gesto esagerato e fatto apposta per saltare un paio d’ore di lezione.

Gli studenti di questo istituto hanno pareri radicalmente opposti, ma la vera domanda é: questo é stato un evento casuale ed imprevedibile o é avvenuto a causa di una non curanza delle istituzioni? Che  cosa può una Preside se le vengono lasciate infrastrutture in queste condizioni se non cercare, come è stato fatto, di gestirle al meglio evitando danni e pericoli per tutti?

Il punto è che questo problema ormai accomuna tanti, troppi, plessi scolastici del nostro comprensorio.

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