Pensione/La lettera ricca di eredità della prof. Fossati

di Marina Fossati – Qualche tempo fa, alla notizia del suo pensionamento, la prof.ssa Fossati ci aveva inviato questa lettera. Adesso che è tutto “alla luce del sole” ve la offriamo come segno di quello che dicevamo ieri: insegnare non è solo entrare in classe, ma entrarci col cuore.E’ proprio vero, pare che col 1° settembre andrò in pensione! Per congedarmi da una attività professionale che ho molto amato, ho voglia di raccontare la mia ultima avventura didattica, prima del riposo che spero meritato!
In quest’ultimo anno di insegnamento ho proseguito l’attività del PLS (Piano Lauree Scientifiche) un progetto in cui sono inserita da oltre dieci anni, proposto dalle Università in tutta Italia e, per quel che mi riguarda, dal DCCI (Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale) dell’Università di Genova
Con la collega Di Dio, nel corso degli anni abbiamo collaborato alla progettazione di laboratori, stages, unità didattiche per gli studenti della nostra ed altre scuole superiori della nostra regione. Quest’anno invece la proposta è stata quella di progettare insieme con colleghi della secondaria di 1° grado dei percorsi di continuità.
Ho lavorato con due colleghe dell’I.C. Di Recco-Camogli. Ci siamo incontrate, confrontate, ed abbiamo cercato di individuare le difficoltà degli allievi e progettare alcune attività laboratoriali idonee ad aiutarli a superarle per acquisire le competenze chiave di cittadinanza
E’ nato un piccolo percorso di continuità: “Dalle misure, alle equivalenze, al calcolo della densità”.
Sembrava un lavoro solo per noi, per le nostre tre scuole e invece, poiché i docenti universitari del DCCI che si occupano di didattica partecipano dal 14 al 16 luglio al Congresso nazionale di Didattica della Chimica (Organizzato dalla Società Chimica Italiana – Divisione di Didattica, presso l’Università di Pisa) questo nostro lavoro, come contributo di innovazione didattica, sarà presente in un poster, insieme ad altri della nostra regione.
Con soddisfazione posso dire dunque di concludere la mia carriera con un ultimo contributo allo sviluppo della didattica laboratoriale, in cui ho sempre creduto e a cui mi sono sempre dedicata insieme alle colleghe perché è essenziale nello studio delle Scienze naturali in senso ampio, mirata a coinvolgere ciascun studente in prima persona, a renderlo protagonista del proprio apprendimento, con la possibilità di sviluppare competenze che spesso in classe rimangono nascoste, trovando maggior motivazione allo studio. Con gioia lascio questo piccolo “omaggio” al “Nicoloso” che è la scuola che più ho amato e nella quale sono orgogliosa di aver svolto il mio lavoro per vent’ anni.

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