Rapporto scuola-studente: soddisfazioni ma anche tante sconfitte

Di Martina Turra

– Le superiori sono il periodo più importante della vita di ciascuna persona. Durante questi anni impariamo a conoscere noi stessi e tutte le persone che ci circondano, stringendo amicizie che potranno durare tutta la vita e altre che svaniranno nel corso del tempo. Ci sentiamo talmente forti e potenti da poter sconfiggere chiunque ci ostacoli. Ma la realtà a volte è ben diversa. La vita di uno studente non è mai facile:tra preoccupazioni e stress ci ritroviamo a vivere nel timore di poter essere bocciati o di non riuscire a realizzare i nostri sogni.

LA FATICA DEL RIUSCIRE

Durante l’anno scolastico veniamo sottoposti a qualsiasi tipologia di interrogazione e verifica e quasi ci dimentichiamo della realtà che ci circonda. Siamo costantemente in ansia per riuscire a ottenere delle sufficienze così da non dover recuperare dei brutti voti a fine anno oppure in modo da mantenere una buona media; cerchiamo di studiare il più possibile nonostante i numerosi impegni in cui ci ritroviamo implicati, tra cui le numerose attività di alternanza scuola-lavoro alle quali bisogna partecipare.

LE SCONFITTE

A volte, però, non tutto funziona come ci aspettiamo. Ci capita di andare male, di prendere gravi insufficienze e di piangere. In questi momenti ci sembra che tutto l’impegno, tutta la fatica che abbiamo riposto nello studio non sia stata ricambiata:ci troviamo disorientati e presi dal panico di non farcela.

LE SODDISFAZIONI ARRIVANO

L’esperienza scolastica è però costituita di numerose soddisfazioni:la felicità di riuscire a prendere un bel voto nella materia in cui si fa più fatica e di dimostrare ai prof di essere bravi. In seguito a questo l’autostima dello studente aumenta:ci si sente più sicuri e determinati, si vuole migliorare sempre di più per raggiungere i traguardi che ci si è  prefissi.

RAPPORTO STUDENTE-INSEGNANTE

La relazione più importante che un ragazzo intreccia al liceo è sicuramente quella con i professori, dai quali si impara ad amare o meno lo studio.
Molte volte però gli insegnanti, nel loro tentativo di trasmettere le loro conoscenze agli studenti, tralasciano un lato fondamentale dell’insegnamento, ovvero la relazione umana che si instaura con gli alunni. Molte volte si tende a riempire i ragazzi con informazioni e dati, senza tener conto delle capacità e delle difficoltà di ogni singola persona.
Alcune volte, gli studenti vengono presi di mira da alcuni professori perché poco attenti o poco intelligenti e per questo vengono considerati inferiori agli altri, i quali sono costretti a vivere la scuola come una sorta di incubo.
Non è facile anche per gli insegnanti rapportarsi con ogni singolo ragazzo, interagire con loro e cercare di instaurare un buon rapporto senza basarsi sui pregiudizi iniziali.
A volte bisognerebbe concentrarsi molto di più sul lato umano di ogni singola persona, per far comprendere ai ragazzi che ciascuno può essere bravo a modo suo e aiutare gli altri con le sue capacità.

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