Scrutini, pagelle, ma – soprattutto – un nuovo inizio
di Agata
– Quante volte abbiamo ripetuto la frase “tanto è solo il primo quadrimestre”? Forse è una delle frasi più comuni che noi ragazzi siamo soliti dire per tranquillizzare i genitori o forse solamente per calmare noi stessi, ma in realtà sotto di essa vi è una vera e propria verità. Perché quando un ragazzo sta affrontando il primo quadrimestre sa di avere ancora tante possibilità davanti, ma quando questo finisce sa anche che dovrà voltare pagina, anzi, aprire direttamente un nuovo libro. Perché alla fine di quattro mesi di scuola non si scherza più, non esiste più la parola “recupererò” esiste soltanto l’impegno e la buona volontà di lavorare per i propri sogni e costruirsi il proprio futuro, perché è da quei libri che inizia tutto, da quelle immagini, da quelle strofe – che ora sono solo pezzi di carta – ma che domani faranno parte della nostra vita.
Da adesso non potremmo dire “nel secondo quadrimestre studierò di più” perché ormai quello che dicevamo ieri fa solo parte di un futuro fin troppo vicino, e per noi studenti del liceo Da Vigo Nicoloso le cose si faranno più reali perché dal primo febbraio per il classico, il tre febbraio per il linguistico e il dieci per lo scientifico inizieranno gli scrutini, e per tutti i nostri coeatanei che avranno un esito negativo il secondo quadrimestre non è altro che una seconda possibilità, l’occasione di migliorarsi e di non fare più errori mediocri, di capire dove si è sbagliato fino a ieri ed incominciare a fare le cose giuste da domani. In fondo la scuola non è altro che questo: mettersi alla prova, distruggere quei muri che ci impediscono di guardare oltre, confrontarsi, comprendere cosa c’è intorno a noi in questo mondo troppo piccolo ma, allo stesso tempo, immenso per non desiderare di conoscerlo.