Villa Durazzo/L’alternanza che fa scuola

Negli ultimi tre anni ho preso parte a molti progetti di alternanza scuola lavoro organizzati dall’istituto per la mia classe e per il resto degli alunni, ma quello definito “Uno stage a villa del Principe” è ciò su cui desidero soffermarmi oggi. Sono venuta a conoscenza di questo progetto casualmente e, nonostante i numerosi impegni che sapevo di dover svolgere durante l’anno scolastico 2017/2018, ho deciso di buttarmi in questa esperienza. Non avrei potuto fare scelta migliore!

La villa “del Principe” non è altro che la maestosa Villa Durazzo del Comune di Santa Margherita Ligure, che, con il suo parco e la sua immensa struttura quadrata di stile alessiano, sovrasta la cittadina ligure mostrando la bellezza del golfo e del promontorio di Portofino.

La villa

Con questo progetto ho avuto l’opportunità, insieme ad altre ragazze del quarto anno, di conoscere la storia, i misteri e gli elementi naturali della villa e del suo parco per poi raccontarli, in modi diversi, a bambini delle elementari e ragazzi delle medie. Il nostro scopo era, infatti, quello di far scoprire, a scuole del territorio ligure e non, le bellezze che il Tigullio può offrire. Erano, però, stati creati percorsi diversi a seconda dell’età degli alunni e dei loro interessi.

Il topino Federico nel parco di Villa Durazzo

Ideato per le classi dell’ultimo anno della scuola d’infanzia e per il primo anno della scuola primaria, questo progetto consiste nella narrazione di una favola che coinvolga i bambini e nello stesso tempo li stimoli al ragionamento. Ambientata nei pressi del pozzo, la storia narra del topo Federico che, allontanatosi dalla sua casa, si ritrova in questa enorme villa e va alla ricerca di divertimento. Incontrerà anche il gabbiano Gaetano e incapperà in numerose avventure. Il finale della storia, però, non è ancora stato scritto, perché sono i bambini che devono trovarlo con la loro immaginazione. Devo ammettere di essere rimasta molto stupita dalla fantasia di alcuni.

Al termine della favola, i bambini devono riprodurre la storia raccontata su un foglio disegnando le scene per loro più importanti.

Il pozzo

Alla scoperta delle meraviglie del parco

Rivolto alle classi della scuola primaria dal secondo al quinto anno e indicato per i mesi primaverili perché l’attività si svolge all’esterno, questo percorso coinvolge i cinque sensi e permette ai bambini di conoscere gli elementi caratterizzanti del parco della villa e di tutti i suoi giardini. Con la vista si cercano le differenze tra una rosa e una camelia, con l’olfatto si sentono i profumi degli agrumi e della canfora, con il tatto si sfiorano le palme nane pelose, con il gusto si assaggiano i prodotti della terra. Infine, un minuto di silenzio collettivo permette di immergersi nella natura e in tutti i suoi rumori, sentendosi, così, parte di essa.

Al termine dell’attività, ci si sposta in un laboratorio dove i bambini, divisi in gruppi, cercano di ricostruire il percorso appena svolto su un cartellone che potranno poi appendere in classe.

Il giardino
La fontana delle tartarughe

I misteri della Villa

Proposta alla scuola secondaria di primo grado, questa visita accompagna i ragazzi alla scoperta dei segreti della villa e delle sue peculiarità, attraverso il racconto delle vicende delle famiglie che l’hanno abitata nel tempo e la descrizione dei luoghi più misteriosi. Sono mostrati con particolare attenzione il rissêu esterno e il pavimento in maiolica e in ardesia del piano terra, per sottolineare l’importanza dell’artigianato ligure. Si passa poi nella Sala Vaymer, in stile Luigi XVI, e nella Sala Vietri, antica sala da pranzo: qui ci si sofferma sui quadri, rappresentanti alcuni componenti della famiglia Centurione, e sui lampadari in vetro di Murano. Si raggiunge, successivamente, il piano superiore, dove di particolare interesse risultano il letto matrimoniale utilizzato nel film di Checco Zalone “Sole a Catinelle”, il Salotto della Musica, il Loggiato e la camera della Regina Margherita.

Terminata la visita, i ragazzi devono rispondere a delle domande, ideate per permettere loro di tenere a mente quanto spiegato da noi operatrici didattiche.

Il risseu
La sala Vaymer
La camera della Regina Margherita

Ciò che mi resta…

Iniziata casualmente, mi porterò questa esperienza sempre nel cuore.

Mi ha permesso di capire che anche ciò che mi è più vicino e che io ho sempre osservato dandogli poca importanza ha una propria storia e una propria bellezza.

Ho, inoltre, avuto l’occasione di entrare in contatto con bambini e ragazzi di età diverse e, immedesimandomi in loro, di capire quanto, nel giro di pochi anni, la mia sensibilità e i miei interessi siano cambiati.

Villa Durazzo/L’alternanza che fa scuola

La “Nave delle Armi”

Villa Durazzo/L’alternanza che fa scuola

Il mondo è bello perché è vario