DIVERTIMENTO
The Walled Off Hotel: un albergo per non dimenticare
di Denada Bodoj
-Banksy, artista noto soprattutto come uno dei maggiori esponenti della steet art contemporanea, ha contribuito negli ultimi mesi alla realizzazione di un nuovo hotel in Cisgiordania, The Walled Off Hotel, che si trova accanto al muro fatto costruire da Israele per separare la città palestinese da Gerusalemme Est, occupata ormai da insediamenti israeliani.
La società di oggi nei murales
L’edificio è stato da subito considerato l’hotel con la peggior vista del mondo, appunto la vista del muro, ma in questo modo Banksy, da sempre a favore della causa palestinese, non solo vuole aiutare a crescere l’economia locale con le sue opere, ma soprattutto il suo obbiettivo è proprio quello di favorire e migliorare il rapporto tra le due parti, israeliani e palestinesi.
L’hotel aprirà il prossimo 11 marzo ed è completamente arredato con opere del misterioso artista, di cui non è ancora noto il vero nome, che ha cercato con profonda satira di trattare, come in ogni suo lavoro, temi riguardanti la politica, la cultura e l’etica.
L’artista infatti è solito realizzare lavori che documentino la povertà umana, le differenze sociali, l’inquinamento, le guerre e le assurdità della nostra società, usando i suoi lavori come mezzi per trasformare le città urbane in un luogo per riflettere e per permettere alle persone di diventare consapevoli di tutto ciò che oggi accade nel mondo in modo semplice e piacevole, rendendo l’arte di strada capace di coinvolgere e suscitare una reazione in tutti noi: bambini, giovani e adulti.
Banksy, No ball games
The Walled Off Hotel
L’albergo è una sorta di mix tra arte e protesta e infatti in una delle stanze, la numero 3, chiamata la Banksy Room, in un murale sono raffigurati due uomini impegnati in una battaglia con i cuscini, che più precisamente rappresenterebbero un israeliano ed un palestinese.
“Le persone possono attraverso le sue opere immedesimarsi con la gente di Betlemme e capire come ci si sente imprigionati tra quattro mura” questo è ciò che ha detto il proprietario dell’hotel Wisam Salsaa riguardo i lavori dell’artista.
Inoltre il “The Walled Off Hotel” sarà anche un opportunità per giovani artisti. Infatti ospiterà mostre internazionali dedicate ai palestinesi per spingere l’economia e lo sviluppo della zona e sarà presente anche un museo dedicato alla storia della regione con opere a tema politico di Banksy, dal periodo coloniale inglese fino alla costruzione del muro nel 2002.
Non è però la prima volta che l’artista dedica il suo tempo a questa causa, infatti negli anni precedenti ha realizzato diversi murales sulla barriera di separazione israeliana e anche a Gaza. Alcuni esempi sono l’immagine di una bambina che vola via tirata da alcuni palloncini, che guarda proprio in direzione dell’albergo, e la raffiguarazione di un soldato che viene “controllato” sempre da una bambina.
Spesso dimentichiamo ciò che ci circonda e ciò che altre persone come noi devono affrontare ogni giorno, perchè presi dalla fretta con cui le nostre vite trascorrono e questo progetto di Banksy è l’esempio di come a volte basti davvero poco, in questo caso delle semplici immagini, per farci riflettere e per non dimenticare il passato ma soprattutto anche il presente.
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I D.P.C.M. del primo lockdown del 2020 hanno costretto tutti a stare chiusi in casa per giorni interi: c’era chi lavorava da casa, chi studiava, chi si dilettava in cucina e chi non sapeva cosa fare, ma sicuramente tutti erano annoiati e stanchi di quei giorni infiniti e di quella situazione surreale.
Questa nuova realtà ha portato la gente alla ricerca di hobby, nuove passioni e passatempi.
Molti si sono cimentati con giochi da tavolo, molti si sono “buttati” sul mondo della musica, altri sui videogiochi e tanti sul mondo del cinema.
Tra i vari settori penalizzati, sicuramente quest’ultimo spicca: con le sale chiuse, anche gli addetti ai lavori (attori, registri, scenografi, tecnici etc.) non poterono girare film (è stato registrato infatti un calo sostanziale del fatturato), mettendo a rischio sia i posti di lavoro che la produzione creativa. Ma il cinema è effettivamente morto? In realtà, rigorosamente sedute sulla poltrona o sdraiate sul divano di casa, spessissimo, di sera molte famiglie si sono ritrovate a guardare i film sui servizi streaming video come Netflix, Prime Video, CHILI, Disney+ .
Questi servizi , infatti, danno la possibilità di abbonarsi o di acquistare film online, per vederli quando si vuole sulla propria TV, senza dover uscire di casa.
Perciò questi servizi hanno avuto un aumento di abbonamenti e acquisti sulle proprie piattaforme, tanto da far lievitare considerevolmente i propri fatturati.
Molti studiosi hanno fatto delle ricerche per vedere la crescita degli abbonati: a marzo sono stati effettuati il 12,7% di abbonamenti in più rispetto a febbraio, e il 24 marzo 2020 sono arrivati alcuni dati riguardo ai servizi come HBO, Netflix e Disney+ che hanno avuto rispettivamente il 24%, il 18% e il 43,5% in più di abbonati in pochissimo tempo.
Alcune piattaforme come Netflix e Infinity hanno messo il proprio servizio gratis per 2 mesi invogliando così la gente a vedere serie e/o film e a confermare l’abbonamento.
Mai come adesso i servizi streaming avevano avuto questo successo e questa attenzione e se continueranno ad esserci norme che vieteranno le uscite, ci saranno altri picchi di abbonamenti. Ecco perché gli analisti considerano questi servizi, insieme ad Amazon, tra le aziende che maggiormente hanno beneficiato della situazione creata dal coronavirus.
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