Gennaio
Quando d’un tratto
Le luci si spengono
E la musica sembra sparire
È allora che arriva Gennaio
Tristezza all’improvviso invade il cuore
Tremore per il grigio ritorno
Delle cose di ogni dì
Solitudine prende dimora nel sapore dell’anima
E la vita di nuovo mi pare
Per quello che è, per quello che vuole
M’attende il lavoro, la scuola, l’onore
Il placido nulla ch’inquieta
E fa temere che dentro me
Non vi sia alcun valore
E a nulla valgono i ricordi
I suoni e le bianche risa
Di un dicembre ormai lontano
Che è rimasta di quell’attesa?
Che è rimasto di quei giorni?
Non chiedetemi risposte
Le mie sono solo domande
E, benché a volte nascoste,
Sono in me qualcosa di grande
Vibrano le luci della mia anima
E i suoni della mia poesia
È Gennaio, amici
Tempo di salutare ogni sosta
E riprender solerti la nostra via
Che se un dì siamo stati lieti
Nel ventre dell’inverno
Ogni giorno può essere l’alba
Di un nuovo e più vero eterno