COPERTINA/Fiamme a Los Angeles

Il cambiamento climatico è un problema che il nostro pianeta affronta ormai da molti anni, ma le sue conseguenze si fanno sempre più evidenti e gravi. Si tratta di un fenomeno complesso, causato principalmente dall’innalzamento delle temperature globali, dal cambiamento delle stagioni e dall’aumento di eventi meteorologici estremi, come siccità e tempeste. Questa situazione ormai longeva , negli anni messa da parte per altri problemi presenti, oggi sta alterando gli equilibri naturali con impatti significativi sugli ecosistemi e sulla nostra vita quotidiana.
Nonostante alcuni cambiamenti climatici siano sempre esistiti, la crisi attuale non può essere attribuita solo a cause naturali. Il comportamento umano ha accelerato e aggravato questi processi,senza rendersene conto. Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, la distruzione di ecosistemi e l’interferenza con i cicli naturali hanno contribuito a rendere l’ambiente sempre più vulnerabile causando in particolare l’aumento di incendi , un problema che ormai interessa a livello globale.
Un esempio recente è rappresentato dagli incendi che hanno colpito Los Angeles e la California, costringendo molte persone ad abbandonare le loro case. Ciò è una chiara dimostrazione di come il cambiamento climatico e il comportamento umano stiano causando emergenze catastrofiche come danni ambientali, l’inquinamento atmosferico causato dal fumo e la distruzione di infrastrutture pubbliche di cui i cittadini momentaneamente non potranno usufruire.
L’ incendio che minaccia Los Angeles
Le fiamme che divorano Los Angeles in questi giorni sembrano non fermarsi mai, minacciando la sicurezza di migliaia di vite. Il fuoco avanza senza pietà, alimentato da venti impetuosi. Inizia tutto nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 quando gli abitanti delle aree colpite dall’incendio sono stati costretti ad evacuare dalle proprie case.
La rapida propagazione
L’incendio, che ha avuto inizio nelle colline orientali della città, è stato rapidamente alimentato da condizioni meteorologiche favorevoli alla sua propagazione. La California, che da anni affronta periodi di siccità, ha visto una notevole intensificazione degli incendi negli ultimi decenni: Camp Fire (2018) con 18 mila strutture distrutte, Tubbs Fire (2017) con 5600 strutture distrutte, Palisades Fire (rogo in corso) con 5300 strutture distrutte fino ad ora ed Eaton Fire (rogo in corso) con 5000 strutture distrutte fino ad ora. Secondo i vigili del fuoco locali, l’incendio ha cominciato a bruciare con intensità nell’area di Griffith Park, uno dei parchi urbani più grandi della città. Da lì, le fiamme si sono propagate rapidamente verso i quartieri residenziali, creando una pericolosa minaccia per migliaia di famiglie. Le zone più colpite sono quelle di Palisades, tra Malibù e Santa Monica, Altadena, Pasadena e la San Fernando Valley. Gli incendi a Los Angeles potrebbero essere i più costosi della storia americana. Le perdite economiche totali potrebbero raggiungere i 50 miliardi di dollari secondo quanto riporta il Wall Street Journal, mentre le stime di AccuWeather, società che fornisce previsioni meteorologiche, indicano danni per 135-150 miliardi di dollari.
Le cause
Ci sono per ora due ipotesi, una legata ad un problema alla rete elettrica, e l’altra legata alla presenza di un piromane. Quello che è certo è che il vento, la siccità e le temperature alte non aiutano a fermarlo. Un capitano dei vigili del fuoco di Los Angeles ha detto che gli equipaggi stanno continuando a combattere per arginare l’incendio intorno alla città.
Le celebrità coinvolte
Tra le celebrità costrette ad evacuare ci sono la vice-presidente Kamala Harris, Steven Spielberg, Bradley Cooper, Ben Affleck, Jamie Lee Curtis e le sorelle Kardashian. Il principe Harry e la moglie Meghan Markle hanno aperto la loro villa a Montecito ad amici e persone care, costretti a lasciare le loro dimore. Alcune star come Leighton Meester e il marito Adam Brody, entrambi attori, Paris Hilton e Billy Crystal hanno visto le loro case andare in fiamme e poi cadere al suolo. Le fiamme hanno bruciato parte della Charter High School, dove sono stati girati il film horror del 1976 Carrie e la serie tv Teen Wolf , e sono arrivate a lambire la scritta Hollywood sul Monte Lee.
Il sospettato
È stato arrestato giovedì scorso dalla polizia di Los Angeles un possibile sospettato dopo la segnalazione di un cittadino, che lo aveva visto con una “bombola di propano o un lanciafiamme” mentre “cercava di dare fuoco a qualcosa”.
Le vittime
Purtroppo quando ci sono queste tragedie si parla di vittime, di un numero di vittime, è spesso il numero a diventare il simbolo della gravità di quanto succede. Fino a questo momento i morti sono 24, di cui 8 nella zona di Palisades Fire e 16 invece in quella di Eaton Fire, ma è un numero purtroppo anche destinato a crescere. A volte ci si dimentica che dietro quel numero ci sono persone, donne, uomini, bambini, che hanno un nome, un cognome, che perdono tutto, la famiglia, gli amici, gli effetti personali, tutto. Anche se a volte è impossibile, sarebbe giusto ricordare sempre i nomi delle vittime per dargli il giusto riconoscimento: Rory Sykes, cittadino australiano di 32 anni, Victor Shaw, è morto mentre cercava con una pompa da giardino in mano di salvare dai roghi la casa doveva aveva vissuto più di 55 anni, Rodney Nickerson, ingegnere aerospaziale 82enne, Anthony Mitchell e il figlio Justin, Erliene Kelley, Annette Rossilli, che ha provato a salvare fino all’ultimo i suoi animali, Randall Miod, surfista, e ancora molti altri.
Come prevenire gli incendi boschivi?
Per prevenire gli incendi boschivi e i danni sia al paesaggio sia alle persone, ci sono dei comportamenti che sarebbe opportuno attuare:
- non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, poiché possono incendiare l’erba secca;
- usare solo le aree attrezzate per accendere fuochi nel bosco, che non devono mai essere abbandonati;
- accertarsi prima di andare via che il fuoco sia completamente spento;
- in caso di parcheggio dell’auto, assicurarsi che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca, poiché potrebbe incendiarla velocemente;
- non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive, dato che sono un pericoloso combustibile;
- non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli: si potrebbe perdere il controllo del fuoco in pochi minuti.
Cosa devi fare quando c’è un incendio in corso?
Se avvisti delle fiamme o anche solo del fumo chiama il numero di soccorso 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco o il numero unico di emergenza 112; non pensare che altri l’abbiano già fatto perché non ne hai la certezza. Fornisci le indicazioni necessarie per individuare l’incendio;
- cerca una via di fuga sicura, come una strada o un corso d’acqua, senza fermarti in luoghi verso i quali soffia il vento, per evitare di rimanere imprigionato tra le fiamme e non avere più una via di fuga;
- il fumo tende a salire: per evitare di respirarlo stenditi a terra in un luogo dove non c’è vegetazione incendiabile;
- se non hai altra scelta, prova ad attraversare il fuoco dove è meno intenso per passare dalla parte già bruciata e portarti così in un luogo sicuro;
- se vedi un’incendio, non sostare lungo le strade per non intralciare i soccorsi e le comunicazioni necessarie per gestire l’emergenza.
Greta Morello, Anna Machi e Sofia De Mattia