VIDEOGIOCHI/Si puo’ chiamare realtà?
Nell’ultimo periodo si sta assistendo ad una grande innovazione all’interno del mondo dei videogiochi, così radicale e per certi aspetti “utopistica”, che la domanda sorge quasi spontanea: “Il videogioco potrà mai diventare come la realtà?”.
Innovazione grafica
Sin dall’;inizio della nuova generazione di console, con l’uscita delle più note playstation 5 e Xbox series X/S, la grafica all’interno dell’ambito videoludico si è altamente sviluppata. Per i PC la storia si ripete allo stesso modo; questi, come già dalle generazioni precedenti, vantano un’alta qualità grafica grazie soprattutto alle più innovative schede grafiche e anche attraverso le cosiddette “mod”, che favoriscono la visione di paesaggi mozzafiato persino nei giochi pubblicati molto tempo prima.
Un Sistema di realtà virtuale
Ultimamente però l’idea di creare un mondo “reale” all’interno di un videogioco sta diventando quasi una moda. Molte realtà videoludiche si stanno approcciando e avvicinando sempre di più a un’innovazione che, si pensa, potrà portare il sistema dei videogiochi ad un livello superiore rispetto a quello attuale. Basti pensare all’introduzione del visore di realtà virtuale con il quale ci si può immergere all’interno del videogioco e viverlo in prima persona, interagendolo con l’ambiente esterno, come se si potesse quasi toccare. Far sembrare reale qualcosa che in realtà non lo è e non può esserlo, proprio questo è il fine di tutto ciò.
Non solo…
Su piattaforme social come youtube, sono stati divulgati video che rappresentano il
volto di personaggi, tratti da forme facciali basate su volti reali, che mostrano qualcosa di assolutamente sbalorditivo. Mediante l’utilizzo della ormai nota Intelligenza Artificiale, questi volti con tratti umani riescono a muovere e controllare le proprie movenze facciali a seconda del contesto in cui si trovano, risultando così sempre più reali. L’esempio più rappresentativo è quello mostrato da Nvidia in collaborazione con inworld. Lo stesso esempio può essere fatto con il nuovo software creato da Epic Games, ovvero Unreal Engine 5, che è stato utilizzato già da molti per poter sviluppare videogiochi che adottano una grafica per tanti aspetti “reale” sia dal punto di vista dell’illuminazione, sia dal punto di vista dell’ambiente che viene creato attorno al personaggio. I più noti sono ad esempio Unrecord oppure il più recente Lost Fragment. Un altro esempio può essere quello riguardante la rappresentazione di una
stazione. Attraverso un video viene mostrato un ambiente che è difficile appellare come digitale con il quale viene definito. La telecamera mostra infatti un contesto reale attorno a sé. Quella rappresentata è una stazione dei treni e il dettaglio è ciò che confonde la visione dello spettatore, che potrebbe attribuire a questa una caratteristica puramente reale. Ciò ha destato molti dubbi e molti dei critici videoludici più acclamati non hanno preso questo fatto con altrettanto piacere. Per rispondere quindi alla domanda “Il videogioco potrà mai diventare come la realtà?” bisogna analizzare molti punti arrivando alla conclusione che le emozioni e i sensi che il mondo reale riesce a concederci non potranno mai essere sostituite da un ambiente digitale. Un gioco virtuale non potrà mai avere lo stesso sapore della realtà. Il fatto che il videogioco stia cercando il modo di introdurre ciò al suo interno attraverso l’utilizzo di macchinari digitali intelligenti è spaventoso. Non si può escludere però il fatto che ciò desti parecchia curiosità nella visione di molti. L’innovazione è ciò che che struttura e caratterizza l’uomo, che nella sua unicità riesce a progredire in ogni ambito attraverso la propria conoscenza. Questo è ciò che sta succedendo attualmente nel mondo dell’intrattenimento videoludico, che, nato per essere un’esperienza di condivisione e passatempo, sta diventando sempre di più una ricerca di una perfezione per certi versi irraggiungibile. Fino a dove si potrà spingere la tecnologia e l’intelletto umano? Immagino che non ci metteremo molto a scoprirlo…
Pietro Ravaschio