CULTURA/Il Conte di Montecristo, tra cinematografia e letteratura

Il 26 e il 27 gennaio 2024 sul canale 5 della Mediaset è stato trasmesso un nuovo adattamento del Conte di Montecristo. Infatti questo film è stato ispirato dal romanzo di Alexandre Dumas, scritto in collaborazione con Auguste Maquet e pubblicato all’inizio del 1844.
Il Conte di Montecristo è interpretato da Pierre Niney e inoltre ha partecipato anche Pierfrancesco Favino nelle vesti dell’Abate Faria.

Qual è la trama?

Tutto ebbe inizio quando Napoleone Bonaparte abbandonò l’isola d’Elba e un giovane marinaio, Edmond Dantès, sbarcò a Marsiglia per sposarsi. Però ciò non avvenne poiché rimase vittima di un tradimento da parte di quelli che considerava degli amici, che invidiosi della sua fortuna professionale e sentimentale, lo accusarono di essere un cospiratore bonapartista. Così venne rinchiuso in un carcere su un’isoletta a largo di Marsiglia. Durante questi anni di prigionia incontrò l’Abate Faria, che oltre a insegnargli ciò che sapeva sulle materie scientifiche e umanistiche, gli rivelerà dove si trova il tesoro dell’isola di Montecristo. Dantes riuscirà a fuggire e a prendere il tesoro per vendicarsi del tradimento subito.

…e rispetto al libro?

Ovviamente il film e il libro sono basati sulla stessa storia e di conseguenza hanno molti aspetti in comune. Infatti l’autore si è ispirato per la stesura del romanzo a fatti reali, recuperati dalla biografia di Pierre Picaud, un noto criminale francese, che venne accusato ingiustamente di essere una spia inglese e portato in segreto in carcere, dove rimase per sette anni. Qui incontrò un prete italiano che gli lasciò in eredità un tesoro, con cui si vendicò.
Come di consuetudine dal film non si possono cogliere tutti i dettagli che invece risaltano nel libro, però i registi, Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patellière, sono riusciti a coinvolgere gli spettatori grazie all’alternanza tra epica, drama e scene sentimentali.

Se volete sapere se Dantes riuscirà a portare a termine la sua vendetta non vi resta che guardare il film.
A questo punto non mi resta che augurarvi buona visione!

CULTURA/Il Conte di Montecristo, tra cinematografia e letteratura

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