Meningite, allarme rosso in Italia

Di Maria Elena Cassinelli – A fronte dell’emergenza meningite che è scoppiata nel nostro paese negli ultimi mesi, ci siamo chiesti come mai molti italiani non hanno ancora preso alcuna precauzione contro la malattia?

 

LA PREVENZIONE

Sebbene i medici italiani abbiano più volte esortato i cittadini a sottoporsi alla vaccinazione per far fronte all’emergenza Meningite sono ancora in molti, troppi, a non prendere precauzioni. Basti pensare che, nonostante nella regione Toscana sia stato concesso a chi avesse un’età compresa tra gli 11 é i 45 anni di essere vaccinato gratuitamente contro il Meningococco C, solamente un quinto degli interessanti ne ha usufruito. In questo modo, però, i casi di decesso a causa della contrazione della Meningite continuano ad aumentare.

 

GLI ULTIMI CASI RILEVATI

Mercoledì scorso un bambino di soli 22 mesi è stato ricoverato all’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze, le sue tragiche condizioni non lasciavano speranze. La diagnosi del decesso? Sepsi da Meningococco di tipo C. Un altro caso è stato riscontrato nel Lazio, più precisamente a Roma, dove la vittima è stata una maestra. Non è ancora chiaro se il decesso sia dovuto alla contrazione del Meningococco di tipo B o C, tuttavia è stato confermato che la forma contratta dalla signora non è trasmissibile. In ogni caso, tutti gli alunni della scuola “Cesare Battisti” sono stati sottoposti a profilassi, e lo stesso per quanto riguarda le persone che hanno avuto contatti con la donna nei giorni immediatamente precedenti. Infine, il 25 dicembre è stato diagnosticato un terzo caso di Meningite, che, a differenza degli altri due, è avvenuto vicino a noi, a Chiavari. Una donna di 34 anni si è recata al Pronto soccorso di Lavagna e, in seguito è stata trasferita a Genova, nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale “San Martino”.

 

COME SI PUO PREVENIRE?

Alla luce degli ultimi tragici avvenimenti, sorge spontanea una domanda: per quale ragione sono così pochi gli italiani che decidono di sottoporsi alla vaccinazione? La risposta a questa domanda è da ricercarsi nella sottovalutazione del pericolo, e soprattutto, nella mala informazione, che porta le persone a nutrire paura nei confronti dei vaccini. Le “false voci” che incutono più timore sono:

  • i vaccini contengono il mercurio (in realtà non lo contengono e da anni non utilizzano più neppure l’Etilmercurio, una molecola che non aveva nulla a che vedere col tossico mercurio, nonostante il nome lo suggerisse);
  • i vaccini possono causare l’autismo (questa affermazione era stata diffusa da un ex medico che aveva pubblicato dei dati falsificati);
  • i vaccini hanno gravi effetti collaterali (l’unico effetto collaterale possibile, sebbene raro, è una reazione allergica).

Dopo aver sfatato questi “miti”, appare chiaro quanto sia illogico e irresponsabile non sottoporsi alla vaccinazione che in molti casi potrebbe salvare la vita. Tuttavia, in caso di decesso per mancato vaccino, la colpa non è da imputare ai soli cittadini che non hanno preso precauzioni, ma anche a chi non li ha dovutamente informati. Forse, se gli appartenenti al Sistema Sanitario si occupassero maggiormente della divulgazione dei benefici del vaccino, vi sarebbero meno persone scettiche che si rifiutano di vaccinarsi.

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