FERRARI/Velocità e sogno italiano

Chi era Enzo Ferrari? 

E. Ferrari nacque a Modena il 20 febbraio 1898; Tutto ebbe inizio quando colse l’occasione di lavorare alla FIAT di Torino, grazie alla quale si avvicinò, per la prima volta, al vero mondo automobilistico: prima l’esperienza in officina e a seguire la nascita di un vero pilota. Nel 1920 firmò un contratto con l’Alfa Romeo e il suo nome ben presto divenne conosciuto, grazie alla collezione di alcune vittorie, come quella del Gran Premio del Circuito del Savio (frazione di Ravenna).

 

“Cavallino rampante”- Il logo che ha fatto la storia 

“Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna.”

La decisione dell’inimitabile “cavallino rampante”, che in futuro spiccherà sulle rosse vetture, è dovuta all’incontro dello stesso E. Ferrari con Paolina Brancoli, madre dell’aviatore Francesco Baracca, che gli donò quel simbolo per mantenere sempre accesa la memoria del figlio tristemente caduto durante la Prima Guerra Mondiale.

 I primi passi della Scuderia Ferrari 

Il 1929 fu l’anno che permise a E. Ferrari di avverare il suo sogno: fondare una squadra corse professionale italiana, indipendente dalla Pirelli e dall’Alfa Romeo. La sede ufficiale, MARANELLO. Il primo modello di Ferrari in commercio fu la 125S, la quale gareggiò al circuito di Piacenza l’11 maggio 1947 e ottenne la Prima vittoria al Gran Premio di Roma: quando ebbe inizio la leggenda che continua ancora oggi.

“Il cuore pulsante” – Assetto motori 

Il motore scelto dalla Ferrari è il V12, capiente fino a 6,5l, con caratteristiche che permettono alla vettura di avere ottime performance: fluidità, potenza, sound, carattere. Il V12, è stato progettato da E. Ferrari, dopo la guerra, quando vennero terminate le ultime modifiche per bilanciarlo e per eliminare le fastidiose vibrazioni dei motori precedenti. Questa ultima versione offre ogni tipo di versatilità, sia da corsa che gran turismo.

F1: Gare e successi

La Scuderia Ferrari partecipò al Gran Premio di Monaco nel 1950, data dell’istituzione del Campionato della Formula 1. L’anno successivo, il gradino più alto del podio, venne conquistato in Gran Bretagna, del pilota José Frailan Gonzales. La Ferrari 500F2, del 1922, ottenne il primo titolo conseguito da Alberto Ascari. Nel 1961 lo statunitense Phil Hill vinse per la prima volta Il Premio Mondiale Piloti.

“once something is a passion the motivation is there”

Piloti: i veri protagonisti

Tra i grandi piloti, del periodo 60’/70’ viene ricordato Niki Lauda per aver riportato dopo undici anni il titolo mondiale; Alcuni invece ebbero solo il grande sogno e la forte speranza di provare l’ebbrezza di correre per la squadra rossa, per esempio Ayrton Senna e il grande Nelson Piquet. Durante i mitici anni 80’ il n 27, Gilles Villeneuve fece impazzire la tifoseria Ferrari.Sulla cresta degli anni 90’,il tedesco di Kerpen, Michael Schumacher, il quale senza molte difficoltà diventò 7 volte campione del mondo.

Curiosità

Il famoso colore rosso non fu il primo utilizzato, bensì l’amaranto; Quando invece Ferrari aveva l’Alfa Romeo, arrivò il VERO “Periodo Rosso”

 

 

“Chiedete a un bambino di disegnare una macchina, la farà rossa”.

L’eterno mito 

La Ferrari è e rimarrà sempre il simbolo della qualità italiana, perché è nata dalla determinazione che solo la passione di un uomo può dare. Un uomo capace di inseguire i propri sogni, creando modelli di vita e scrivendo una pagina indelebile nella storia dell’automobilismo italiano e internazionale.

“Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere” 

 

    In ricordo di Enzo Ferrari

   1858-1988

Di : Romilda Barattini

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