LOS ANGELES/La città spugna
L’emergenza climatica continua a imperversare in ogni angolo del globo e via via che il pianeta continua a surriscaldarsi, gli eventi estremi diventeranno sempre più numerosi. Possiamo però cercare di prevenirli.Un esempio di come si possano limitare i danni lo sta offrendo proprio la metropoli di Los Angeles, dove a inizio febbraio ha piovuto per quattro giorni consecutivi, producendo ben 23 cm di acqua (più della metà di quanto ne cada ogni anno). Fortunatamente la città si era preparata per anni a questo tipo di piogge torrenziali, ispirandosi a uno degli organismi più semplici del regno animale: una spugna.
Città spugna
Il nome del progetto che è stato messo in atto nella città deriva dalla sua funzione: garantire la raccolta di acqua piovana attraverso la sostituzione di superfici asfaltate con la costruzione di aree verdi con piante e terra. Grazie a questi provvedimenti, tra il 4 e il 7 febbraio la metropoli ha raccolto 32,5 miliardi di litri d’acqua piovana, sufficienti a rifornire circa 106.000 famiglie per un intero anno.Gli interventi urbanistici hanno così mirato non solo ad aumentare parchi e giardini, ma a rendere la città più sostenibile al fine poi di catturare più litri possibili, evitando che finiscano nelle fogne o in mare e indirizzando i flussi in cisterne o camere poste nel sottosuolo. Gli spazi verdi offrono dunque una serie di benefici per la salute dei cittadini: dalla riduzione dello stress termico al miglioramento della loro stessa salute mentale
Articolo di Aurora Moggia, Cecilia Mocata e Anita Tricotti