La sanità mentale… una questione di equilibrio
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Non è però la stessa cosa per la salute mentale dei ragazzi; in questo caso deve essere l’adolescente a fare il primo passo verso questa grande vetta, affrontando lo stress ed essendo consapevole delle proprie emozioni. E voi, lettori e lettrici, riuscirete ad analizzare la vostra coscienza in modo oggettivo? Beh se avete scelto di leggere questo articolo e se siete arrivati fino a questo punto non c’è altro da fare; preparatevi ad un viaggio all’interno del vostro “Io” più profondo.
Cos’è la sanità mentale?
La sanità mentale, a differenza di come credono molti, non è l’essere capaci o meno di intendere e volere; è bensì il saper gestire le proprie emozioni ed i propri pensieri in modo coerente ed efficace. A molti potrebbe sorgere spontanea una riflessione: siamo davvero così certi di essere sani mentalmente? Poiché questo termine può risultare forte o offensivo, useremo un suo sinonimo, cioè “benessere emotivo”.
La bestia nera degli studenti: lo stress
Lo stress è diventato parte fondamentale della vita di uno studente: i compiti a casa, le interrogazioni, le verifiche, le annotazioni sul registro; qui ci sarebbe da aprire una lunga parentesi, ma non è quello a cui mira questo articolo. Basti sapere che questi mezzi sono fondamentali per l’istruzione, e che quindi la soluzione allo stress non è certo eliminare questo sistema. Dicevamo? Lo stress e la scuola, giusto! Il sistema scolastico italiano non è certo uno dei migliori, ma si sta impegnando a capire cosa vogliono i ragazzi. Secondo alcuni sondaggi il 94% dei giovani tra i 15 e i 18 anni è favorevole allo psicologo scolastico e più di due terzi di loro lo consulterebbe per “ascolto e sostegno”. Senza soffermarci troppo sui dati, riflettiamo sul pensiero di quei due terzi. Ascolto e sostegno. Nulla di più. Nulla di meno. I ragazzi per superare lo stress chiedono solo di essere ascoltati da degli estranei, da persone che non li conoscono; non vogliono essere visti per i loro voti o per quello che sono di fronte a tutti gli altri. Vogliono essere ascoltati da uno sconosciuto per infrangere (o perlomeno ignorare) la cosiddetta “maschera” di Pirandello.
Una possibile soluzione
Lo psicologo scolastico può essere un’arma contro lo stress, ma non basta solo quello; in primis devono essere gli insegnanti e la famiglia a supportare i ragazzi, tenerli impegnati con sport e attività pomeridiane; a volte lo spaziare, il distrarsi e il fare qualcosa di divertente aiuta a distrarsi da tutti i problemi che si hanno in un periodo difficile come l’adolescenza.
Molti lettori penseranno che sono solo uno studente liceale, e che non so veramente cosa sto dicendo, ma per me non è così. A mio parere è proprio il mio essere un ragazzo liceale, in continuo contatto con lo stress, a farmi rendere conto di cosa sia veramente la sanità mentale.