di Emanuele Canessa

– La favola ha finalmente avuto il suo lieto fine: il Leicester City di Claudio Ranieri ha vinto la Barclays Premier League. É avvenuto il 2 maggio, in seguito al pareggio del Tottenham, secondo in classifica, nel derby con il Chelsea, terminato 2-2. Gli Spurs rimangono così a -7 dal primo posto, con ancora 6 punti disponibili, incoronando automaticamente il Leicester come prossimo re d’Inghilterra. É così che finalmente si chiude la storia delle Foxes, a mio parere la più bella del nostro secolo. Una storia a cui nessuna prossima generazione potrà credere, caratterizzata da giocatori non certo di prima fascia e segnati dall’obiettivo iniziale di arrivare alla fine del campionato ancora in Premier League. Caratteristiche che però, con Claudio Ranieri in panchina, nel giro di pochi mesi sono diventate grandi punti di forza, si sono moltiplicate per mille, portando le Foxes a essere la squadra più forte di tutto il mondo per spirito di gruppo e capacità di soffrire, di difendersi, ripartire in contropiede e fare gol con pochissimi passaggi. È la vittoria del calcio giocato, dei gregari e dei lavoratori, è la vittoria degli umili e dei deboli, l’impresa di una squadra non segnata da sponsorizzazioni e campagne acquisti ultramilionarie, ma con l’ambizione sempre alta e la capacità di sognare e far sognare in tutto il mondo gli amanti di questo sport ad occhi aperti. Nella terra dei colossi economici del pallone – il Manchester United ha entrate che si aggirano attorno al miliardo di euro annue – hanno vinto gli ultimi, gli esclusi, gli scartati. D’ora in poi la storia di questa squadra verrà tramandata di generazione in generazione, fino a diventare una leggenda, leggenda che abbiamo avuto l’onore di vivere in prima persona con un italiano alla guida di questo gruppo fantastico. Speriamo che questo sia solo il primo lieto fine di un’intera saga chiamata: Leicester City.

Grazie Claudio!