di Tea

-È appena terminato il carnevale, durante il quale i bambini si divertono ad indossare delle maschere e a giocare tutti insieme. Queste maschere sono un vero e proprio pilastro del carnevale, basti pensare a quelle classiche come Arlecchino o Pulcinella, ma anche a quelle indossate dai più piccoli come la classica Principessa o Cawboy.
Le maschere non sono più solo un travestimento indossato in un determinato giorno, ma per molte persone diventano vere e proprie compagne di vita. Ormai è sempre più difficile capire la vera essenza di una persona, il suo vero carattere e pensiero, a causa di queste coperture che usiamo sempre più spesso. Ma perchè indossare delle maschere quando “il mondo è bello perchè vario”?
Probabilmente per paura di essere giudicati da una società che sta subendo un fenomeno di omologazione e che ormai non sempre vede di buon occhio il diverso. Sempre di più è presente la paura di mostrare alle persone il vero carattere di noi stessi; siamo preoccupati dall’essere giudicati e dal non venire accettati da persone che potrebbero alleggerire la nostra vita diventando semplicemente  nostri amici. Il segreto per vincere queste fobie è tornare ad essere veramente noi stessi, mettendo in secondo piano il pensiero altrui. Possiamo cercare di limare certe parti del nostro carattere che possono sembrare fastidiose agli occhi degli altri, ma ricordiamoci: mai cambiare per le persone che ci circondano. Sarà sempre meglio avere molteplici difetti, ma essere se stessi, che essere perfetti, ma non avere propria personalità e dover essere rinchiusi in una maschera. Le maschere hanno il compito di nascondere qualcosa, ma sembra che facciano tutt’altro: infatti, esse fanno emergere paure ed insicurezze che con il passare del tempo diventano difficili da nascondere.
Rendiamo il mondo unico con le nostre personalità ed i nostri modi di fare, esponiamo i nostri pensieri senza paura. Tutti sono bravi a giudicare, ma la vera bravura è il continuare ad essere se stessi mostrandosi superiori a chi cercherà di sminuirci nel nostro percorso di vita.