Prix Goncourt: il Da Vigo tra i grandi della cultura francese

di Chiara Manfrediniimage

Il premio Goncourt è uno dei concorsi letterali più importanti di Francia, la cui premiazione ha luogo anche in Italia dal 2013. La succursale italiana prende il nome di “Lista Goncourt – la scelta dell’Italia” e prevede la partecipazione attiva degli studenti degli ultimi due anni del liceo presso gli istituti francesi in Italia.

Gli studenti, 60 partecipanti in tutto, hanno il compito di leggere i libri della prima selezione del premio Goncourt e di esprimere un loro giudizio grazie al quale da 15 libri si passa a 6 finalisti, fino alla designazione del vincitore.
La vincitrice di questa terza edizione è la scrittrice Delphine de Vigan con il romanzo “D’après une histoire vrai”.
Il libro parla di lotta, che potremmo definire una lotta interiore, tra la protagonista e una certa ‘L’, che manipola la scrittrice come se fosse una forza dentro di lei, più forte della sua volontà. Non ci è dato sapere se la fantomatica ‘L’ sia una persona vera o una voce interiore dell’autrice, in quanto Delphine lascia al lettore libera interpretazione.
Quest’anno due studenti del liceo linguistico G. Da Vigo hanno partecipato e contribuito alla premiazione con le loro preziose opinioni: Martina Sircana e Dominic Valsecchi.
“Questo libro mi ha coinvolto parecchio: la lotta, che ho interpretato come interiore dell’autrice, mi ha affascinato in quanto ad un certo punto del libro tutto si annulla e rimane solo il rapporto tra l’autrice e ‘L’ ” dice Martina, “approvo la vittoria di Delphine: è più che meritata anche se parteggiavo per un altro libro”.
I ragazzi inoltre hanno avuto l’occasione di avere un colloquio con uno dei giudici francesi presenti alla premiazione e con altri ospiti, tra cui Fabio Genovesi, la cui umanità ha colpito profondamente Martina. Secondo lui, infatti, la bellezza del racconto sta nel saper raccontare e nel saper ascoltare, che è ciò che ci rende uomini.
Da questa incredibile esperienza, quindi, capiamo che non c’è cosa più bella di quando i ragazzi incontrano la cultura e si lasciano affascinare da essa.
Non c’è mondo migliore di quello in cui l’essere umano si lascia trasportare dal desiderio di conoscere, imparare e quindi vivere.

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