ARTETERAPIA/Quando l’arte diventa la miglior medicina

Ogni tanto è necessario evadere dallo stress e dalla realtà. Un modo alternativo per farlo può essere osservare un’opera d’arte, essa può rappresentare lo stimolo di cui abbiamo bisogno per perderci nel mondo dell’immaginazione e staccare per un momento dai nostri problemi.

La percezione di un’opera d’arte è soggettiva ed è strettamente legata alle nostre emozioni. Difatti è scientificamente provato che l’arte ha innumerevoli benefici: ogni colore, immagine, sfumatura, trasmette un messaggio al nostro cervello influendo sulle nostre sensazioni.

L’arte aiuta ad aprire la mente

Alcuni filosofi sostengono addirittura che l’arte influisca sulla nostra quotidianità, aiutandoci a pensare fuori dagli schemi e alleviando lo stress delle nostre giornate. Essa aiuta inoltre a raffinare le nostre capacità di concentrazione e stimola la riflessione.

Riesce a farci esplorare le profondità nascoste della nostra personalità attraverso la nostra immaginazione. Ed è proprio questo che la rende meravigliosa. In quanto ognuno ha la possibilità di vedere in un quadro, una scultura o quel che sia, un qualcosa di diverso da quello che vedono gli altri. Tutto ciò dipende dalle nostre emozioni, da quello che la visione di quell’opera ci può ricordare.

L’arte per capire meglio noi stessi

A volte ci concentriamo troppo su cosa un’opera d’arte possa significare e ci sforziamo a trovare il messaggio che nasconde. Quando sarebbe meglio concentrarci in primis su di noi, e su quello che quell’opera artistica in quel momento ci trasmette.

Anche perché molte opere, soprattutto quelle di arte contemporanea e astratta sono prive di uno specifico significato. Può per esempio capitare che il loro scopo sia semplicemente quello di mettere in risalto i colori.

Per questi motivi è meglio impegnarsi su ciò che essa scaturisce in noi, che sia un ricordo o un qualcosa di nuovo che vogliamo scoprire, un pensiero triste o una sensazione di serenità, dal nulla all’emozione più forte.

Nulla, esatto. Perché non è detto che un’opera debba per forza comunicarci qualcosa, può pure esserci indifferente. In tal caso significherebbe che i nostri gusti e il nostro vissuto non si rispecchiano in quello che abbiamo difronte. Pure questo è un modo per comprendersi e capire meglio chi siamo e cosa ci piace. Perché come diceva sempre mio nonno: non puoi dire che non ti piace una cosa se prima non la hai provata; in questo caso direi osservata.

L’Arteterapia

L’arte terapia è nata negli anni Quaranta nei Paesi Anglosassoni ed è una disciplina che si colloca tra l’arte e la psicologia. Utilizza l’arte plastico-visiva come mezzo, non solo terapeutico per varie forme di disagio, ma anche preventivo. Essa, attraverso la realizzazione di un’immagine in uno spazio relazionale particolare, permette d’accedere ed elaborare elementi del mondo interno del paziente: fantasie, desideri, emozioni…

Gli studi neurologici confermano come l’arte terapia possa riequilibrare le funzioni del cervello che sono state compromesse da un trauma e da altre perdite di connessione emotiva. È provato che attraverso l’esperienza emotiva che essa provoca cervello e corpo comunicano e lavorano perfettamente insieme.

È indicata a persone di tutte le età ed ha diversi scopi: aiuta i bambini ad esprimere il mondo che li circonda. Piuttosto che dare una mano alle persone anziane a ricostruire e consolidare il filo dei loro ricordi.

 

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