La violenza di genere è davvero così comune?

Solo in Italia sono stati 600 i femminicidi dal 2012 al 2016; 98 nel 2024: 1 donna su 3 ha subito violenza di genere dal proprio partner, membri della famiglia o da sconosciuti in Europa. Questo per dimostrare che, al contrario di quello che molti pensano, la violenza di genere non è una realta’ a noi distante, una che riguarda unicamente i paesi in via di sviluppo.

La voce delle vittime, delle donne che protestano o chiedono aiuto, viene ignorata ed il problema viene sottovalutato, in quanto spesso all’interno della nostra societa’ la violenza viene normalizzata o minimizzata; nello stesso modo viene normalizzata anche la possessività che porta l’uomo a pensare alla donna come un oggetto da usare e non una persona da amare.

Inoltre, accade spesso che i colpevoli di violenza sulle donne non vengano puniti adeguatamente in base al crimine compiuto: la pena spesso è minore, oppure si presta attenzione solo ai reati come il femminicidio, ignorando quasi completamente crimini come stalking e molestia verbale o fisica. Allo stesso tempo le vittime non vengono tutelate efficacemente e una volta denunciato l’abuso la donna potrebbe essere lo stesso esposta a ulteriori rischi.

La violenza sulle donne esiste da troppo tempo e continua a esistere. Ogni donna, ragazza e perfino bambina convive con la paura di quello che potrebbe procurarle l’amore; da bimbi ci insegnano a sognare un amore come quello delle favole, dove il bellissimo principe azzurro salva la principessa e fa qualsiasi cosa in suo potere per proteggerla per sempre. Ma crescendo in quello che è il mondo reale scopriamo che il principe non ci protegge poi cosí bene, anzi diventa lui stesso la causa del nostro dolore fin troppe volte. Il nostro cavaliere si tramuta in una malefica e oscura bestia che ci proibisce di uscire con le amiche, di vestirci o truccarci come vogliamo, di vivere la nostra vita in tranquillità e in armonia con lui, ma specialmente con noi stesse. E in molteplici occasioni lo giustifichiamo dicendo che forse ha ragione, che è colpa nostra e speriamo, anzi, crediamo che lo faccia per il nostro bene, speriamo che sia stata solo una giornata no e che quella bestia in realtà sia come da piccole ci avevano raccontato le favole. Purtroppo ciò non accade e nella nostra testa iniziano sempre di più a ronzare pensieri negativi; lì capiamo che l’idea dell’amore stupendo che avevamo sempre desiderato forse era solamente un sogno e iniziamo a chiederci se sia veramente amore.
Troppe donne e ragazze si sono poste questa domanda troppo tardi, ad esempio Aurora, studentessa di prima liceo, uccisa dal fidanzato quindicenne.
La povera ragazza è precipitata dal balcone di casa morendo all’impatto cn il suolo. Il suo fidanzato avrebbe negato prima di essere inchiodato da un testimone oculare, confessando di averla spinta volontariamente dal balcone per poi calpestarle le dita con le quali Aurora cercava di sopravvivere rimanendo attaccata al balcone, purtroppo invano.
La causa della morte di Aurora? La ragazza aveva ammesso al fidanzato la sua intenzione di lasciarlo.

Recentemente un femminicidio brutale si è concluso con una macabra scoperta; una donna di 31 anni, è stata ritrovata senza vita dentro una valigia in un bosco. Kenzie Michalsk, proveniente dagli Stati Uniti, era partita per un viaggio nel continente europeo. L’infermiera è scomparsa la notte del 5 novembre; alcune telecamere hanno potuto mostrare Kenzie in compagnia di un uomo sospetto per le vie della citta’. La morte sarebbe avvenuta nell’appartamento dell’uomo 37enne. Dopo la morte della donna avvenuta durante un rapporto intimo, l’uomo avrebbe ripulito la stanza e nascosto in una valigia in un armadio, per poi gettarla nel bosco. L’uomo, durante le ricerche ha confessato il reato e condotto la polizia nel bosco in cui aveva nascosto la salma.

Quindi si, purtroppo per noi la violenza di genere è davvero un problema molto comune e altrettanto pericoloso che dobbiamo combattere con ogni mezzo a noi possibile, così da poter donare ai nostri figli un amore come nelle favole.

Nora Biancardi, Giorgia Bonicolini, Anna Olivari

La violenza di genere è davvero così comune?

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